Attualità Capitanata

Frodi online e riciclaggio di denaro, l’importanza della KYC

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C’è uno strumento che nasce per tutelare consumatori aziende da rischi legati a frodi online di qualunque tipo corruzione e pratiche scorrette, da sempre presenti in Italia, come nel caso del riciclaggio di denaro. Si parla di Kyc, sigla che è l’acronimo di Know Your Customer (in italiano: conosci il tuo cliente), ovvero un insieme di procedure che possono essere attuate da diversi istituti bancari, promotori finanziari e intermediari per investimento, con l’obiettivo di andare ad acquisire dati certificati informazioni veritiere, chiare, sull’identità dei propri clienti ovvero su coloro i quali andranno poi ad investire.
 Da ricordare che questo genere di procedura è un obbligo di legge ed è soltanto uno dei vari aspetti relativi alle norme voi intraprese nel corso degli anni e facenti capo a quella branca più ampia che può essere inquadrata come direttive europee di antiriciclaggio (il tutto inserito nell’AMLD, ovvero Anti Money Laundry Directives).
Come per tutte le direttive europee anche questo provvedimento deve essere recepito dagli Stati membri per poter acquisire efficacia. L’Italia ha recepito il regolamento in questione con il decreto legislativo 90 del 2017.

Investire in modo sicuro

In sostanza l’obiettivo è quello di andare a conoscere meglio il cliente, ad esempio colui il quale si rivolge ad un istituto bancario per chiedere un finanziamento o per investire. Grazie allo strumento del Kyc l’intermediario finanziario potrà andare a valutare con esattezza e con cognizione di causa il rischio di riciclaggio di denaro o di finanziamento alla criminalità legato al proprio cliente.
Il che semplifica anche il concetto di investimento, motivo per il quale si ritiene che investire tramite enti istituzionali come banche sia più sicuro rispetto ad altri strumenti quali ad esempio il trading online, come riportato dal sito investirefacile.net. D’altra parte la criminalità organizzata e le associazioni per delinquere, da sempre si adoperano per trovare soluzioni utili a sfruttare illegalmente l’identità degli individui e portare a termine così pratiche illecite.
E tra gli strumenti che i governi nel corso del tempo hanno cercato di mettere in campo c’è proprio il Kyc: Si tratta di un insieme di procedure che comprendono ad esempio il riconoscimento del cliente con la verifica della sua identità ma anche l’acquisizione di tutte quelle informazioni che possono essere utili a consentire all’ intermediario finanziario, quindi a colui il quale deve verificare dall’alto la presenza di eventuali rischi di riciclaggio o finanziamento al terrorismo.

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