Foggia, la storia di Ioanna

Foggia, la storia di Ioanna
Ioanna, giovane di origine ucraina che vive a Foggia dal 2005, ha voluto ringraziare l’ufficio Immigrazione della città con un dono speciale: due mosaici realizzati da lei stessa. Affetta da una rara forma di nanismo che le limita la mobilità, Ioanna ha trovato nell’arte un modo per esprimere la propria resilienza e gratitudine verso chi l’ha supportata nel suo percorso.
Nel corso degli anni, l’Ufficio Immigrazione della Questura di Foggia ha seguito da vicino la sua storia, un percorso segnato da sfide ma anche da una straordinaria forza d’animo, avendo cura della sua posizione amministrativa sul territorio nazionale e, soprattutto, della sua quotidiana battaglia.
Oggi Ioanna, diventata presenza familiare, dopo aver ritirato un permesso di soggiorno di lungo periodo, ha voluto salutare e ringraziare il Dirigente e tutto il personale, lasciando un dono speciale per l’ufficio: due quadri realizzati da lei stessa, utilizzando la tecnica del mosaico.
“Questo dono è simbolo di resilienza e gratitudine reciproca”, spiegano dagli uffici di via Gramsci, “è l’emblema della sua capacità di trasformare le sfide in creazioni piene di colore e significato e dell’importanza delle relazioni costruite all’interno dell’Ufficio Immigrazione, contenitore di storie, vite vissute e spesso di sofferenze, punto di riferimento umano e professionale per coloro che, come Ioanna, lontani dal proprio paese di origine, affrontano difficili percorsi di vita con coraggio e determinazione”.