Fa la comparsa in un film per 77 euro, l’Inps chiede la pensione indietro

Fa la comparsa in un film per 77 euro, l’Inps chiede la pensione indietro
L’incredibile storia viene da Merano, in Alto Adige.
Robert Stark, pensionato dal 2019 con Quota 100, aveva lavorato per trent’anni in un’azienda produttrice di impianti di riscaldamento, aveva accettato di comparire nel film tratto dal libro di Ilaria Capua “Trafficante di virus”, girato nel 2021. Ottiene un compenso di 77 euro per la parte.
Mi piaceva la trama ispirata alla vicenda della famosa virologa, accusata ingiustamente di traffico illecito di virus. Il 22 giugno del 2021 ottengo quindi il compenso di 77 euro per la mia giornata di lavoro”.
La cosa costerà tanto al povero Robert.
L’INPS CHIEDE LA PENSIONE INDIETRO
Secondo l’Inps Stark non avrebbe dovuto svolgere quel lavoro in quanto in pensione con Quota 100. “Arriva l’ingiunzione dell’Inps che mi segnala di aver ricevuto indebitamente mesi di pensione. Non solo, perché poi mi viene bloccata l’erogazione di diversi assegni successivi”.
L’Inps, come se non bastasse, ha anche denunciato Robert Stark.
“Il 23 marzo il tribunale di Lucca ha emesso una sentenza che ha definito illegale la sanzione comminata dall’Inps a un pensionato nella mia stessa situazione condannandolo a restituire i soldi trattenuti. L’assurdo è che per ottenere ragione si deve passare dal giudice e quindi dovrò spendere soldi per un avvocato” spiega l'(ex) pensionato.