Europa Verde Manfredonia risponde al Parco Nazionale del Gargano
Come coportavoce provinciale della federazione dei verdi di Capitanata, mi preme specificare che il primo degli articoli pubblicati ad oggetto Parco del Gargano è stato postato come proveniente dalla intera federazione ma è stato inviato da un iscritto: Vincenzo Rizzi unitamente al coportavoce provinciale Fabrizio Cangelli.
Fatta questa necessaria precisazione le accuse e le diffide dell’ente Parco non sono accettabili e vanno rispedite al mittente. Affermare che i verdi sono in conflitto di interessi perché portatori di interessi propri è una grave affermazione tesa a sminuire la forza politica dei verdi e dei loro rappresentanti in parlamento. La critica dei verdi è politica: i verdi non condividono le modalità di conduzione del parco da anni.
Gli unici interessi che rappresentiamo sono quelli del nostro ambiente, malamente e in modo poco incisivo, tutelato dal Parco e quelli di chi lo vive quotidianamente: agricoltori, allevatori, imprenditori turistici, ma anche chi lo vive per passione. Questi ormai lo vivono come un vincolo e non come una grande opportunità di sviluppo, come succede, invece, nei grandi parchi italiani. Dal piano del parco mai approvato al logo non utilizzabile dagli operatori virtuosi, dalla gestione dei danni da selvatici al randagismo, il Parco non fornisce risposte sufficienti. Per non parlare della sentieristica, non manutenuta, dell’assenza di centri visita, di attività divulgative fino ad arrivare alla liquidazione dell’Oasi lago salso, senza un progetto alternativo di gestione e sviluppo.
Abbiamo ascoltato le istanze di alcune associazioni ambientaliste e ne abbiamo riportato la voce. Non spetta a noi provare quanto asseriscono, affidandoci per il merito alla magistratura. Credo che il presidente Pazienza non debba interferire sul diritto lecito di critica politica e soprattutto lo invito, anche io, a documentarsi prima di diffidare un’intera federazione.
Comunicato stampa di Innocenza Starace – Europa Verde Manfredonia