Ergastolo con isolamento diurno per Giovanni Caterino

Ergastolo con isolamento diurno. E’ la condanna dei giudici della Corte d’Assise di Appello di Bari per Giovanni Caterino, il presunto basista della stage messa a seno il 9 agosto del 2017 nei pressi della vecchia stazione ferroviaria di San Marco in Lamis in cui furono uccisi il boss boss Mario Luciano Romito, il cognato Matteo De Palma che era alla guida dell’auto su cui viaggiavano e i fratelli Luigi e Aurelio Luciani, due agricoltori uccisi perché ritenuti scomodi testimoni.
Il 30 novembre del 2020 i giudici della Corte d’Assise di Foggia avevano condannato, in primo grado, Caterino, 42 anni detto “Giuann Popò”, all’ergastolo: stessa condanna, con l’aggravante dell’isolamento diurno, che era stata chiesta dalla procura generale nel corso del processo di secondo grado.
Secondo la ricostruzione nei giorni precedenti alla strage di mafia Caterino avrebbe pedinato il boss Romito. Nel corso del processo Caterino si è sempre proclamato sempre innocente.