Energia, solidarietà ed inclusione: successo per l’iniziativa del Lions Club Manfredonia Host

Energia, solidarietà ed inclusione: un’iniziativa del Lions Club Manfredonia Host
“GiochiAmo senza Barriere-SportivaMente: l’energia che unisce “
Martedì 27 maggio 2025 si è svolta una giornata speciale che, come nel titolo, ha inteso insistere sul coinvolgimento dell’Amore e della Mente per uno sport sano, inteso come forza coinvolgente, energia che unisce e abbatte le barriere di qualsiasi genere, per alimentare inclusione e condivisione.
L’iniziativa, promossa dal Lions Club Manfredonia Host nella persona del presidente Giovani Lauriola, patrocinata dal Comune di Manfredonia e abilmente condotta da Matteo Perillo, con il sapiente supporto tecnico di Andrea Prencipe, ha avuto luogo nella bellissima sede dello Stadio Miramare, grazie alla collaborazione del Manfredonia Calcio 1932, raggiungendo l’obiettivo prefissato: regalare una giornata densa di emozioni a persone speciali, culminata nell’ “operazione sorriso”, affidata ai Supereroi del sorriso, gli S.C.A.M.U. Il ricavato dell’obolo, liberamente lasciato dagli intervenuti all’evento, servirà, come ribadito dal presidente Lauriola, alla creazione della Panchina dell’Inclusione, un luogo dove sedersi, parlare e sentirsi parte di un’unica grande squadra, la cui ubicazione sarà concordata con l’Amministrazione.
Protagonisti della giornata sono stati i bambini delle scuole primarie della città: Perotto-Orsini-Croce; Don Milani 1 + Maiorano; De Sanctis-Mozzillo; Ungaretti Madre-Teresa di Calcutta; San Giovanni Bosco –Giordani; insieme a bambini e persone con disabilità, tutti uniti in attività sportive adattate e in giochi cooperativi , grazie al prezioso impegno delle associazioni locali che operano nel sociale e nella disabilità, coordinate da Monica Mantovani: Casa Famiglia Don Mario Carmone; Centro Polivalente per Disabili M. Tricarico; Associazione Delfino; Associazione Anffas; Associazione Angeli 2021; Fidapa; Ars Manfredonia; Tata Flavia; Manfredonia Autismo; Gargano 2000; Pesca senza Barriere; Polo Socio Sanitario Le Rondinelle, cooperate dai volontari della Croce Rossa Italiana, della PASER e dell’Associazione Carabinieri di Manfredonia, rappresentati dai rispettivi presidenti, Andrea Nobile, Matteo Perillo e Michele Trotta.
Grazie all’entusiasta energia dei giovanissimi protagonisti, all’impegno della Dirigenza degli Istituti Primari, del corpo docente, in primis degli insegnanti di Scienze Motorie e dei referenti dell’inclusione, alla motivata partecipazione dei genitori, con Raffaella Fariello autrice dei banner e dei cartelloni, all’attiva partecipazione dei Leo di Manfredonia e della classe 4^ B del Liceo Classico “Galilei Moro”, ha preso vita un momento di grande umanità all’insegna della solidarietà e dell’inclusione, come rimarcato dalle autorità presenti: l’Arcivescovo, Padre Franco Moscone, il Sindaco di Manfredonia, Domenico La Marca, l’On. Giandiego Gatta, l’Assessora al Welfare e Cultura, Maria Teresa Valente, il Consigliere con delega allo sport, Nicola Mangano, il secondo Vice Governatore del Distretto 108 AB Puglia, Pino D’Aprile, e la Presidente di Zona 2, Fanny Garzia.
Della convinzione che lo sport esprima soprattutto lealtà e vicinanza e abbatta le barriere si sono fatti persuasivi portavoce il garante alla disabilità, Vincenzo Di Staso, e tutte le rappresentanze delle numerose associazioni sportive presenti: il Manfredonia Calcio 1932, nella persona di Gianni Rotice, della componente del team, Libera Scirpoli e del responsabile dell’Ufficio Stampa e Comunicazione, Matteo Palumbo; la FISDIR, rappresentata da Antonio Marinaro; il CONI, con Gianpio Ciociola.
Il ricordo di questa splendida giornata è stato assicurato dai servizi fotografici dei professionisti del settore, Rita Basta, Saverio De Nittis, Antonio Ciuffreda e dalle riprese di Matteo Nuzziello.
L’intera manifestazione è stata possibile per un sapiente e accorato lavoro di squadra, come testimonia l’insieme delle personalità coinvolte, questo a ribadire che l’unione consente la realizzazione di “egregie cose”. Insieme si cresce e i piccoli protagonisti, uscendo dal campo con le loro medaglie dal nastrino tricolore, si sono sentiti campioni, tutti sul gradino più alto del podio della solidarietà.