Emanuela Orlandi: l’agente segreto “Leone” rompe il silenzio
Dopo 42 anni, nuove rivelazioni scuotono il mistero di Emanuela Orlandi. Un agente segreto parla, ma le audizioni restano secretate.

Sono passati oltre quattro decenni dalla scomparsa di Emanuela Orlandi, la quindicenne cittadina vaticana svanita nel nulla il 22 giugno 1983. Un caso di cronaca nera che ha attraversato generazioni, alimentando teorie, sospetti e una sete di verità mai placata. Adesso, il mistero si arricchisce di nuovi inquietanti dettagli. Il 15 maggio 2025, la Commissione parlamentare d’inchiesta ha ascoltato in audizione Gianfranco Gramendola, ex agente del SISDE, noto con il nome in codice “Leone”. Nel 1983, Gramendola fu tra i primi a gestire i rapporti con la famiglia Orlandi, presentandosi come “dottor Leone” e suggerendo loro un avvocato legato ai servizi segreti. L’audizione, però, è stata secretata per “passaggi troppo delicati”, sollevando polemiche e sospetti.
Emanuela Orlandi: la ricerca della verità continua
Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, ha espresso il suo disappunto per la decisione di secretare l’audizione: “Dopo 42 anni ancora questa mancanza di coraggio di raccontare le cose senza nascondersi. Perché secretare?”. Un grido di frustrazione che riflette il sentimento di chi da anni cerca risposte senza ottenere chiarezza. Nel frattempo, emergono nuove ipotesi sulla sorte di Emanuela. Una donna francese, identificata come “Sophie”, ha inviato numerose email al giornalista Gianluigi Nuzzi, sostenendo di ricevere messaggi spirituali da Emanuela stessa. La presunta “medium” parla di orge con prelati e il solito Enrico De Pedis, morto nel 1990 ed entrato da oramai 20 anni all’interno del caso Orlandi. Parallelamente, un blogger è stato iscritto nel registro degli indagati per aver diffuso la teoria secondo cui Emanuela sarebbe morta a seguito di un aborto clandestino. L’uomo, residente a Frosinone, avrebbe pubblicato queste informazioni su una pagina Facebook dedicata al caso, ma si è rifiutato di rivelare la fonte alla procura. Nonostante le nuove rivelazioni e le audizioni in corso, il caso di Emanuela Orlandi rimane avvolto nel mistero. La Commissione parlamentare d’inchiesta, la Procura di Roma e il Vaticano hanno riaperto le indagini, ma la strada verso la verità sembra ancora lunga e tortuosa. La famiglia Orlandi, e in particolare Pietro, continua a lottare affinché la luce della verità possa finalmente dissipare le ombre che da troppo tempo avvolgono questa drammatica vicenda.
