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#EIoTiPubblico: Boldrini e tante donne pubblicano i nomi e i messaggi dei loro odiatori

In attesa del 25 novembre, la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, Laura Boldrini (parlamentare del Pd ed ex presidente della Camera dei deputati) ha lanciato un’iniziativa per difendere le donne dall’odio in rete. L’iniziativa si chiama: #EIoTiPubblico, un hashtag per combattere la misoginia in rete. “La violenza degli uomini contro le donne è una piaga sociale che ha molti volti. La violenza di nuova generazione ha il volto del linguaggio d’odio e del sessismo online”. 

Al progetto e alla campagna, per costruire e rendere il web un posto migliore e più sicuro, hanno già aderito ben 21 donne fra politiche, artiste, giornaliste e scrittrici: Arisa, Lucia Azzolina, Federica Angeli, Francesca Barra, Teresa Bellanova, Maria Elena Boschi, Monica Cirinnà, Ilaria Cucchi, Tiziana Ferrario, Vera Gheno, Rula Jebreal, Porpora Marcasciano, Emma Marrone, Michela Murgia, Lia Quartapelle, Laura Ravetto, Monica Romano, Debora Serracchiani, Matilde Siracusano, Nina Zilli. 

La strategia del progetto è quella di pubblicare e condividere sui social gli screnshot dei messaggi e dei commenti con cui gli hater perseguitano le loro vittime. Una presa di responsabilità pubblica rispetto a quello che si scrive e si commenta. “Tu odiatore, mi offendi e mi umili sui social pensando di passare inosservato? E io non solo non ci passo sopra, ma accendo un faro sulle tue sconcezze. Fatelo anche voi. Facciamolo tutte insieme”. 

Per la Boldrini le parole sono importanti e rappresentano una prima forma di violenza contro le donne. “Sono parole, in apparenza non lasciano lividi. Ma feriscono in uguale misura e seminano danni irreparabili. Troppe sono le donne che, sul web e sui social, sono bersaglio di minacce, turpiloqui, shitstorming, rabbia, aggressività inaudita. Questa modalità misogina e sessista di manifestare anche il proprio dissenso è altamente diffamatoria e si configura anche come reato”. 

Ecco allora che arriva #EIoTiPubblico, una chiamata per mobilitarsi, per agire, insieme. “Serve reagire in maniera collettiva all’odio e alla misoginia in rete, perché non deve accadere che noi donne ci ritroviamo costrette a convivere con questi metodi violenti o a uscire dai social per non dover subire una gogna mediatica che può avere effetti devastanti, specie sulle giovani. Non tutte hanno voglia di denunciare, oppure la possibilità economica di affrontare un’azione penale contro gli hater”. 

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