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Dura prova per Spalletti: contro Macedonia e Ucraina per l’Italia è già dentro o fuori

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L’Italia torna in campo a settembre, dopo le prime 4 giornate di A, per giocare due partite delle qualificazioni a Euro 2024. Poi altre 4 partite. In casa con Malta, in Inghilterra, in casa con la Macedonia del Nord e in Ucraina. Non è una missione impossibile, ma sarà bene non guardare con sufficienza alla classifica un po’ traballante del gruppo di qualificazione a Euro 2024.

Con l’Inghilterra in fuga e apparentemente quasi irraggiungibile, agli azzurri resta soltanto il secondo posto per evitare lo spettro dei playoff. Tutto passa per un doppio successo contro Macedonia del Nord (il 9 settembre a Skopje) e Ucraina (il 12 a San Siro). Altrimenti la situazione si complicherà non poco.

Spalletti si lancia sull’Europeo senza paracadute. L’Italia oggi è al terzo posto in classifica: gli inglesi sono a punteggio pieno a quota 12, l’Ucraina insegue a 6, noi e macedoni (una partita in più) a 3. Un bel mischione. Il meccanismo verso Euro 2024 è noto: si qualificano le prime due dei dieci gruppi, più la Germania ospitante, più le tre vincenti dei playoff.

L’Italia ha un teorico privilegio: grazie ai risultati nell’ultima Nations, in caso di fallimento nel gruppo giocherebbe sicuramente il doppio spareggio di marzo 2024. Ma a parte il contraccolpo psicologico non indifferente, i playoff hanno segnato le pagine più deprimenti della nostra storia recente: la Svezia ha sbarrato la strada di Russia 2018 a Ventura, la Macedonia del Nord ha eliminato l’Italia da Qatar 2022 vincendo 1-0 a Palermo (prima della finale che tutti consideravamo scontata contro il Portogallo). Non solo: nelle qualificazioni al Mondiale russo, l’1-1 di Torino contro la Macedonia scatenò l’insoddisfazione latente dello spogliatoio verso il Ventura. Tutti i due gol macedoni sono stati segnati da Trajkovski.

Due, fin qui, le partite degli azzurri di Mancini. La prima ha dato una bella sveglia alle nostre ambizioni: a Napoli abbiamo perso 1-2 contro gli inglesi dopo un primo tempo inguardabile e un secondo rassicurante, senza però riuscire a recuperare l’uno-due di Rice e Kane. Una buona notizia: la rete del debuttante Retegui con l’unica palla buona ricevuta. Meglio — e ci mancherebbe — il secondo impegno a Malta, 2-0, Pessina e ancora Retegui in gol. Niente qualificazioni a maggio perché eravamo impegnati nella final four di Nations League.

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