Dazn, mossa per portare in tribunale gli abbonati al pezzotto
Dazn, mossa per portare in tribunale gli abbonati al pezzotto
I legali di Dazn sono già al lavoro.
L’obiettivo è quello di ottenere un risarcimento da tutti i pirati caduti nella rete della procura di Catania e, se ci riusciranno, anche dai singoli “sportivi” che hanno visto illegalmente le partite.
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L’operazione che in Italia e in altri sei paesi europei ha portato allo smantellamento di una rete con 22 milioni di utenti può diventare l’apripista per una causa per danni. Che i legali di DAZN stanno già approntando, scrive Repubblica. E che avrà due obiettivi. In primo luogo chi forniva il servizio. E poi chi ne usufruiva. Per raggiungere il suo obiettivo, la tv via web chiederà ai magistrati i nomi di chiunque abbia guardato le gare aggirando il suo abbonamento. Poi, se li otterrà, agirà contro di loro. Partendo magari da un campione. Per poi creare un precedente per le operazioni successive.
LA MOSSA DI DAZN CONTRO GLI UTENTI DEL PEZZOTTO
Ma la legge va incontro alle tv streaming.
Infatti potrebbe intervenire direttamente la Guardia di Finanza.
E poi Dazn ha grandi alleati, come Sky,la Lega di Serie A ed il mistro Abodi che disse “I 10 euro spesi nel pezzotto sono una forma di complicità con l’economia criminale”.