Come scegliere il lettino per il proprio bimbo
Nel corso dei primi sei mesi di vita, il neonato può dormire nella culla o nella navicella della carrozzina. Si tratta di due contesti che permettono di riproporre una situazione simile al contenimento che il piccolo sperimenta nell’utero della mamma. Lo spazio eccessivamente ampio, per una creatura che sta iniziando piano piano a conoscere il mondo, è solo motivo di spavento.
Attorno ai 6/7 mesi, anche per motivi di sicurezza, arriva il momento di spostare il piccolo nel lettino. La scelta di questo elemento d’arredo funzionale deve essere gestita tenendo conto di alcuni criteri. Scopriamo quali nelle prossime righe di questo articolo.
Qualità dei materiali
Come specificato su lavisitamedica.it, sito molto apprezzato dai neo genitori che si informano su cosa acquistare per i propri neonati, la qualità dei materiali del lettino deve essere altissima. Fondamentale, infatti, è che non siano presenti agenti chimici tossici potenzialmente in grado di arrecare danno alla salute del piccolo.
Altezza delle sponde e distanza tra le sbarre
Nei casi in cui si opta per il lettino con le sbarre, è essenziale che le sponde abbiano un’altezza di almeno 60 centimetri. Importante è anche la distanza tra le sbarre. Essenziale, infatti, è che sia compresa tra i 4,5 e i 6,5 centimetri. In questo modo, si ha la certezza che il piccolo non infili la testina tra una sbarra e l’altra.
Le caratteristiche del materasso
Un dettaglio fondamentale sul quale soffermarsi quando si sceglie il lettino per il proprio bimbo riguarda le caratteristiche del materasso. Prima di tutto, non deve essere morbido. Essenziale è che, quando è adagiato su di esso, il piccolo non affondi né con il corpo, né con la testa.
Una parentesi importante riguarda le allergie. Se il bambino ha familiarità o ha già manifestato qualche sintomo, è il caso di utilizzare un coprimaterasso ad hoc contro gli acari.
La scelta della base
Le caratteristiche della base sono nodali per la qualità del lettino per neonati. L’optimum prevede il fatto di focalizzarsi verso quelli con doghe, ideali per favorire lo sviluppo ottimale dell’apparato muscolare del piccolo.
Lettino montessoriano: da quando si può usare?
Il lettino montessoriano, caratterizzato da un livello totale di accessibilità da parte del piccolo, è molto popolare tra i genitori di bambini piccoli. Attenzione, però: va utilizzato da una certa età in poi. Attorno ai 18/24 mesi, infatti, il piccolo ha le competenze giuste per dormire in uno spazio completamente aperto.
Nel momento in cui si opta per l’acquisto di un lettino montessoriano, è essenziale avere cura di pulire alla perfezione il pavimento della stanza dove il piccolo dorme. L’elemento sopra citato, infatti, è vicinissimo a terra.
No al cuscino
Prima dei due anni di età, i pediatri sconsigliano l’utilizzo del cuscino nel lettino. Come mai? Il motivo è legato al fatto che è alto il rischio che il piccolo soffochi (anche se l’accessorio è progettato ad hoc per essere anti soffocamento). Se dopo i due anni il bambino non lo dovesse richiedere, è bene continuare a non proporglielo. Non bisogna ragionare come si fa con gli adulti. I bambini nei loro primi anni di vita, infatti, si contraddistinguono per una conformazione fisica in cui il rapporto tra le dimensioni della testa e la larghezza delle spalle è molto diverso.
Facilità di spostamento
Quando si sceglie il lettino per un bambino piccolo, è essenziale riflettere anche sulla facilità di spostamento. L’adulto deve essere in grado di modificare la posizione del lettino in maniera agevole durante le pulizie, senza rischiare, per via della fatica, di danneggiarlo.
Spazio nella cameretta e budget
Se si ha poco spazio nella cameretta o un budget ridotto, l’ideale è il lettino evolutivo. Questa soluzione permette, con poche centinaia di euro, di acquistare un letto che accompagna il piccolo dai primi mesi di vita fino a oltre l’inizio del periodo scolare (alcuni lettini evolutivi possono essere utilizzati fino ai 10 anni).