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Cassano (candidato di Azione) firma i contratti dei navigator in campagna elettorale. Polemiche

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In Puglia è ancora polemiche sulla figura di Massimo Cassano, il discutissimo candidato nel listino bloccato del terzo polo, la formazione che raggruppa Azione di Carlo Calenda e Italia Viva di Matteo Renzi. Cassano, passato dal centrodestra al centrosinistra di Michele Emiliano, ha scelto di candidarsi in questa tornata politica con i riformisti draghiani. La sua vicinanza alla ministra Mara Carfagna ha fatto sì che per lui si aprissero le porte della formazione guidata da Carlo Calenda. 

Dopo le polemiche sulla sua vicinanza a Michele Emiliano, secondo Calenda il governatore italiano peggiore, in queste ore la giornalista Annarita Digiorgio ha denunciato una pratica poco opportuna di Cassano in questi primi giorni di campagna elettorale. Su Twitter, infatti, la giornalista tarantina ha scritto: “23 agosto. Piena campagna elettorale. Massimo Cassano, candidato nel listino bloccato del terzo polo Bari, firma assunzioni dei navigator”.

Massimo Cassano è direttore generale dell’Arpal e due giorni fa ha firmato personalmente i contratti dei navigator, le figure che si occupano di supportare gli operatori dei centri dell’impiego nella costruzione di percorsi di partecipazione per chi usufruisce del Reddito di Cittadinanza. Pronte, sui social, le parole da parte dell’Arpal pugliese che ha dichiarato. “Abbiamo assunto e continuiamo ad assumere grandi professionalità all’interno dell’agenzia. Oggi, con il vostro impegno, abbiamo quasi completato il piano di potenziamento dei centri per l’impiego, garantendo a tutte le province gli stessi standard di servizio”. 

Intanto, in Puglia scoppia la polemica politica. Pd e M5s vorrebbero far fuori Cassano, ma lui non ha intenzione di dimettersi. Dopo il boicottaggio a luglio della proposta di legge per l’istituzione del consiglio di amministrazione dell’Arpal, che farebbe così decadere la figura del direttore come unico deputato alle decisioni, Loredana Capone (presidente del consiglio regionale) ha sollecitato la ricalendarizzazione della sua discussione in aula. Nel frattempo, mentre Cassano fa il padrone dell’Arpal, il governatore Emiliano non parla ancora. 

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