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Calenda dialoga e si messaggia con Meloni. Forza Italia: “Saranno il Cavallo di Troia per indebolire la maggioranza”

I due si sono scritti. Qualche messaggio su WhatsApp prima dell’incontro reale. Giorgia Meloni e Carlo Calenda si vedranno prestissimo. Il terzo polo, dunque, corre in soccorso della Premier sul tema della manovra. Martedì, secondo Repubblica, Meloni incontrerà Calenda assieme a Giancarlo Giorgetto, ministro dell’economia. Si cercano punti in comune fra il governo dei Fratelli d’Italia e il polo centrista di Renzi e Calenda. Calenda, come già annunciato in una conferenza stampa e in diverse occasioni nel weekend, proporrà tre proposte. Se la maggioranza riuscirà ad accoglierle, il Terzo Polo è pronto a votare i singoli punti, forse solo in commissione. In Aula, molto probabilmente, non ci si potrà organizzare perché ci sarà la questione di fiducia e, almeno per il momento, Renzi e Calenda non sarebbero pronti a fare questo passo. 

Al centro di tutto, dunque, c’è il dialogo maggioranza-opposizione. Nulla di strano, ha dichiarato Calenda. Da Forza Italia, però, il racconto di questa ritrovata amicizia con la Premier viene raccontata in molto differente. 

Secondo i berlusconiani, infatti, il terzo polo potrebbe essere una stampella molto comoda per il governo nei prossimi mesi. I rapporti fra Forza Italia e Meloni non sarebbero molto compatti. Ai Fratelli d’Italia non sono piaciuti, infatti, alcuni rilievi fatti dai parlamentari berlusconiani. Un big del partito come Giorgio Mulè, molto vicino alla senatrice Ronzulli, ha dichiarato il sospetto che il Terzo Polo possa essere un “Cavallo di Troia” per entrare nella maggioranza di governo e disfare gli equilibri della già fragile maggioranza. 

I punti di Calenda che presenterà martedì a Palazzo Chigi sono tre. Il primo è sull’energia (proposta per distribuire diversamente i 21 miliardi stanziati dal governo per far fronte al caro bollette), il secondo è sulla sanità (6 miliardi è la proposta rispetto ai 2 miliardi attuali) e il terzo è sull’industria 4.0. (incentivi allargati ai beni ambientali). Ma questi sono i primi aspetti: il Terzo Polo, sempre se l’esecutivo non metterà la fiducia, potrà votare anche le modifiche sull’abuso d’ufficio. 

Secondo Piero Ignazi, politologo, l’avvicinamento del Terzo Polo al Governo di destra di Meloni è una buona notizia per il PD. “Il cosiddetto terzo polo di Matteo Renzi e Carlo Calenda si candida a fare da stampella al governo della destra. Questo scivolamento filo-governativo almeno rende impraticabile la strategia di utilizzare ancora il Pd come terreno di pascolo per procacciarsi voti alla bisogna”, la considerazione pubblicata da Domani

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