Attualità Capitanata

Bozzelli, il figlio del popolo sipontino

UNA vita nella vita, per riviverla, questo era : Francesco Paolo Bozzelli,nato a Manfredonia il 22 di maggio 1786 e morto il 2 di febbraio 1864,dopo aver vissuto in pratica 78 anni, specialmente quegli ultimi in solitudine. Tra gli incarichi che ricoprì nella sua carriera di politico,uno dei più importanti fu quello di “Ministro Della Pubblica Istruzione”.Da giovanissimo terminato gli studi in giurisprudenza, all’Università di Napoli, subito dopo si dedicò alla letteratura e alla politica quella vera,pubblicando alcuni libri di poesie e di saggistica. Ovviamente parliamo del periodo borbonico.

Scrivo queste righe non tanto per far lo storico ,nè per narrare l’esistenza del Bozzelli,che a mio riguardo ,credo ossia immagino e spero ,che a tutti sia nota la sua storia straordinaria di uomo di leggi e d’ingegno ,pur riformista liberale. Adesso faccio un salto all’indietro del nostro illustre concittadino. La storia che vi voglio raccontare con un minimo di garbo ,riguarda gli anni ’68,di quando non avevo ancora compiuto otto anni. Ricordo troppo bene che proprio giù verso la fine di via Campanile quasi all’uscita ,oggi davanti alla “Lega Navale”,c’era un Istituto Statale della Pubblica Istruzione degli Elementari,che portava il suo nome” Scuola Bozzelli”. Cosa santa e giusta ho sempre pensato che fosse.

Poi anni e col continuar a passar degli anni..non ho capito mai bene per quale motivo o interesse chiusero quella scuola. Ma fino a qui non mi interessa ,di chi fu quel genio a fare il codesto insuccesso. Ma la cosa che più mi ha preoccupato e che mi ha oscurato la vista,in tutto questo passar di tempo,come mai nessuno si sia degnato nè tanto meno interessato ,ad intitolare un altro istituto al Bozzelli. Dico, diamine ho viaggiato tanto in varie parti d’ Italia ,ma dico mai mi è capitato di trovarmi di fronte a una situazione simile? A certi paesi neanche sfiora l’idea di far tal sacrilegio. E noi in questo paese ci permettiamo di allontanare come un lumicino sfuocato nel buio un uomo di storia.. ma la storia quella con la esse maiuscola,che ha onorato l’Italia di una volta.
Ebbene mi chiedo e nel frattempo contemporaneamente,vi spiego ,tutte le autorità in campo che sono salite e scese dal quel “Palazzo non si sono mai poste il problema o addirittura mai chiesto e pensato di aver abbandonato il nostro caro e noto cittadino,figlio del popolo sipontino, Francesco Paolo Bozzelli. Che vergogna che provo, scusate la mia intolleranza,ma non vi si addice la lingua territoriale, quella che fa di un paese la sostanza di un’utilità vera . E così mi lascio dietro a queste righe di un articolo, la speranza e la pazienza che venga ascoltata da qualcuno, la mia ‘voce’e che possa far ritornare quello spirito del “Purgatorio” ad aleggiare con leggerezza nella sua Manfredonia moderna, in segno di pace,per farlo poter dire:- “Sono ancora quì passando sull’aria marina” – per dirvi – che siete il peggior del cattivo gusto dell’esempio che abbia mai visto.

Di Claudio Castriotta

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Redazione

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