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Tutti piangono Berlusconi. Il ricordo di Fede, Mentana, Feltri,Porro

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Berlusconi non è stato solamente il politico che ha attraversato oltre trent’anni di vita istituzionale del Paese, ma è stato un uomo che ha rivoluzionato la televisione, la comunicazione politica, il costume. Le sue televisioni, che hanno rotto il monopolio della Rai, hanno trasformato il panorama televisivo italiano, costringendo anche la Rai a migliorare e cimentarsi in una sfida più complessa e avvincente. La televisione, che ha accolto la notizia della sua scesa in campo nell’agone politico, è stato il mezzo di comunicazione che Berlusconi ha posseduto e trasformato. 

Ed è stata proprio la televisione, oggi, a comunicare la notizia della sua morte. Canale 5, il canale principale del Gruppo Mediaset, ha annunciato la notizia nell’ultimo blocco di “Mattino Cinque”. Federica Panicucci, in lacrime, ha dato la notizia della morte del loro editore e ha lanciato lo speciale del Tg5. Lo speciale, che andrà avanti fino alle ore 18.25, andrà in onda tutto il pomeriggio e riprenderà dalle ore 20.00 alle ore 24.00. Il tributo al fondatore di Mediaset sarà trasmesso in simulcast su Retequattro e Tgcom24, senza interruzioni pubblicitarie. 

Dolore e tormento per la perdita dell’amico di una vita anche da parte di Emilio Fede, volto storico di Mediaset e per più di vent’anni direttore del TG4. “Io non ero un amico ma uno stragrande amico di Berlusconi. In questi minuti c’è la corsa all’intervista ma io non sono interessato. Per me è morto un fratello. Meno ne parlo e meno ci soffro. Lo rivedrò nell’aldilà. Silvio a questo Paese ha dato la vita, ha dato tutto dalla nascita di Forza all’ultimo respiro. Ero con lui quando ha registrato il primo annuncio della discesa in campo ad Arcore. Ricordo le sue parole sulla libertà, come se le avesse appena pronunciate. Ho vissuto accanto a lui 40 anni”. 

Lacrime, invece, per Vittorio Feltri, firma storica di Libero e dei giornali del gruppo Mondadori. “È stato il miglior editore che io abbia mai avuto nella vita. Non mi ha mai scocciato, non mi ha mai chiesto niente, ma mi ha addirittura fatto diventare ricco. E di questo gli sarò sempre grato. Sono commosso per la sua morte perché credo che sia venuto meno anche un amico”.

Enrico Mentana, invece, che fondò il TG5 lo ricorda come un uomo dalle luci e dalle ombre, ma sicuramente un editore leale e libero. “È un fatto che quella indipendenza, per me e per i tanti giornalisti che hanno condiviso quell’avventura professionale, fu garantita per altri dieci anni dopo la sua discesa in campo. Ed è doveroso ricordare e riconoscere tutto questo, prima di mettere ordine alle grandi luci e ombre di una vita, nell’ora dell’addio a Silvio Berlusconi.

Anche da parte di Nicola Porro, nuovo volto di Mediaset, in un video pubblicato sui social ha dichiarato: “È morto un amico, un editore e un grande uomo. La sua morte è un colpo micidiale. È un gigante che viene a mancare, forse uno degli ultimi giganti del Novecento, che ha saputo traghettare l’Italia in un mondo completamente diverso”. 

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