Beniamino Zuncheddu assolto dopo 33 anni per non aver commesso il fatto

Beniamino Zuncheddu assolto dopo 33 anni per non aver commesso il fatto
33 anni di carcere prima di essere assolto: è l’incredibile storia di Beniamino Zuncheddu, condannato per la Strage dei Sinnai ed assolto ieri. Era in carcere dall’8 gennaio 1991.
La svolta dopo il cambio di rotta della testimonianza del sopravvissuto Luigi Pinna, che prima aveva dichiarato che l’assassino aveva il volto coperto da una calza da donna e poi si era trasformato nel principale accusatore di Zuncheddu.
Ha parlato del sovrintendente di Polizia Mario Uda che avrebbe mostrato al teste Luigi Pinna la foto di Zuncheddu prima del riconoscimento formale.
Il Pg Piantoni ha ricordato tutte le intercettazioni che hanno svelato le menzogne che hanno tenuto in carcere Zuncheddu per quasi 33 anni.
Il pg ha affermato che «quell’accordo fraudolento è durato 30 anni».
ZUNCHEDDU E LA STRAGE DEL SINNAI
L’8 gennaio 1991 tre persone vengono uccise a colpi di pistola: Gesuino Fadda (56 anni) e suo figlio Giuseppe (di 24 anni), proprietari di un ovile, e il loro dipendente Ignazio Pusceddu (55 anni).
Viene ferito anche il genero Luigi Pinna, di 29 anni.
L’assassino giunse alla villa in motorino e prima assalì i Fadda e poi in un capannone il loro dipendente, ferendo infine il genero dei Fadda che si trovava con lui.
Nel processo pesò molto la testimonianza del genero sopravvissuto, Luigi Pinna, che inizialmente disse di non ricordare l’aggressore, salvo cambiare versione e dare la colpa all’allevatore Beniamino Zuncheddu, di Burcei (probabilmente influenzato da delle foto di Zuncheddu stesso fatte vedere a lui prima ancora dell’interrogatorio dall’agente di polizia Mario Uda).
L’accusa apparve all’epoca credibile perché tra la famiglia Fadda e la Zuncheddu vi furono degli effettivi contrasti anche aspri (essendo entrambe famiglie di pastori), che sfociarono alle volte anche nell’uccisione di bestiame a vicenda.
L’accusato fu quindi condannato all’ergastolo, che scontò per oltre trent’anni in varie carceri sarde.