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Basket Angel: “Noi ci fermiamo qui”

È un momento difficile per tutti: la nostra salute, la nostra vita è messa in pericolo da un virus che, silenzioso e subdolo, ha sconvolto la quotidianità di tutti noi.

Ieri, giovedì 26 marzo 2020, con la comunicazione ufficiale del Presidente della Federazione Italiana Pallacanestro, Giovanni Petrucci, è stata scritta la parola ‘fine’ su tutti i campionati e le attività organizzate dai Comitati Regionali, pertanto dalla Serie C Gold fino alle attività di minibasket.

Si chiude così una stagione in chiaroscuro per noi, troncata di netto nel momento in cui stavamo dimostrando sul campo che il cuore, la forza di volontà, l’abnegazione offrono una forza di spinta in avanti enorme, come avviene in tutti gli sport.

Nessuno di noi potrà mai dimenticare quello che stiamo vivendo e che, con ogni probabilità, ci cambierà per sempre.

Certo ci manca il rumore del pallone che rimbalza, lo stridìo acuto delle scarpe sul parquet, il sibilo della retina, le urla degli allenatori e del preparatore fisico, il canestro dell’ultimo secondo, la palla persa, il fallo che ti fa imprecare, l’abbraccio del compagno per fare insieme l’ultimo sforzo, gli sguardi del Capitano sapienti e misurati, gli incitamenti dei nostri tifosi sugli spalti, che ci sono stati anche quando abbiamo dovuto giocare l’ultima partita in un PalaScaloria spettrale, più di 20 giorni fa.

Ora più che mai dobbiamo restare uniti anche se costretti a distanza. Dobbiamo vincere la partita più importante ed essere artefici di un gioco di squadra che, obbediente alle regole, ci conduca fuori da questa epidemia.

Ma dobbiamo portare nel cuore una promessa: quando sarà possibile, dovremo abbracciarci per un tempo infinito, con la consapevolezza di aver vinto l’unico campionato che vale sempre la pena vincere, quello che ha in palio la vita.

Questo virus toglie il respiro a chi si ammala e allora noi, tutti insieme, doniamo i nostri respiri a tutta la comunità. Respiri lenti e non affannosi, ma costanti, con la consapevolezza di fare la cosa giusta. Doniamo la nostra energia a chi ora ne ha più bisogno: medici, infermieri e personale sanitario, forze dell’ordine e a tutti coloro che stanno lavorando per garantire a tutta la società di andare avanti.


Non doveva finire così… a chi in queste ora non sta passando per la testa il pensiero che ‘non doveva finire così’. È vero, uno sport non finisce mai così… ma a ben pensarci non è finita per davvero. Siamo stati interrotti da qualcosa di più importante e facciamo un passo indietro, per prendere la rincorsa e tornare al più presto al nostro gioco preferito, più uniti e felici di prima.

Grazie a tutti gli atleti che hanno indossato quest’anno la maglia Angel, sempre così densa di significato;

Grazie a tutti i tifosi per il tempo che hanno passato con noi;

Grazie agli sponsor e ai partner economici della nostra società, che rendono possibile che la ‘magia’ si avveri, dalla prima squadra al più piccolo dei pulcini.

Grazie agli avversari, è molto probabile che da adesso in poi ci vivremo tutti in maniera diversa, senza far mancare mai l’agonismo e il divertimento, per noi e per il pubblico.

Ci vediamo presto, nel nostro mondo fatto a spicchi come una palla. Quella palla che torneremo ad alzare per rivivere la fantastica metafora della vita racchiusa nello sport.

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Redazione

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