Attualità Capitanata

Avis Manfredonia, avv. Alberto Ciuffreda: “Espulsi i soci, ecco perchè”

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In data 9 luglio 2022, su nota pervenuta dai “soci dissenzienti”, la Gazzetta del Mezzogiorno pubblicava un articolo in cui, nell’esporre le vicende associative dell’AVIS Manfredonia, veniva diramata una notizia dalla quale sarebbe emerso che “l’unico risultato ottenuto dal gruppo donatori Avis di Manfredonia, rei di aver ripetutamente richiesto di accedere alla documentazione contabile prodotta della sezione locale, è stata la loro espulsione. Una decisione estrema e arbitraria – dicono i protagonisti o vittime che dir si voglia – emessa al solo scopo di tappare la bocca ai dissenzienti”. I soci dissenzienti, tra cui Vincenzo Tasso, lamentavano la non possibilità di avere contezza della gestione contabile mettendo in dubbio l’impiego delle risorse del 5×1000 che giungono alla sezione comunale.

Dopo tale pubblicazione l’AVIS Manfredonia ha conferito mandato all’Avv. Alberto Ciuffreda onde tutelare l’immagine dell’associazione e degli attuali rappresentanti.

Il legale ribadisce che “è stata decretata l’espulsione dei soci dissenzienti in virtù della decisione del Giurì Nazionale che ha definito la loro condotta “antigiuridica ed anti associativa ancorata al sospetto della mala gestione dell’associazione comunale che preclude il regolare e sereno svolgimento delle attività ed il contestuale conseguimento delle finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale imposte dallo Statuto Nazionale Avis”. Evidenzia altresì il legale che “i soci “dissenzienti” menzionano talune circostanze fattuali in modo non veridico, obliando di riferire altre che, se correttamente esposte, farebbero ben intendere la natura diffamatoria della nota fatta pervenire alla Gazzetta del Mezzogiorno”.

Invero, con ricorso dell’11.04.2021 i soci “dissenzienti”, tra cui Vincenzo Tasso, adivano il Collegio Regionale dei Probiviri. 

Il COLLEGIO REGIONALE DEI PROBIVIRI con DECISIONE n. 3/2021 del 16.10.2021 rigettava il ricorso ed in relazione alla richiesta di accesso alla contabilità così statuiva: “la reiterata doglianza dei ricorrenti di vedersi rifiutata la richiesta di accesso alla contabilità, che presumibilmente si riferisce a quella relativa al 2019, questo Collegio ritiene non sia provata. L’aver, inoltre, l’Assemblea del 15.02.2020 approvato all’unanimità il bilancio 2019, quando lo stesso estensore del ricorso ricopriva la carica di vicepresidente presume la conoscenza di detta contabilità e, comunque le eventuali contestazioni e richieste di chiarimento andavano proposte in tale occasione”.

Avverso la suddetta decisione i ricorrenti formulavano tempestiva impugnazione dinanzi il COLLEGIO NAZIONALE DEI PROBIVIRI che con DECISIONE del 26.04.2022 formulava delle osservazioni preliminari necessarie: “…appaiono intollerabili le espressioni gravemente denigratorie/derisorie verso il Collegio Regionale dei Probiviri variamente e reiteratamente utilizzate nel testo del gravame… omissis.  A tale riguardo si ricorda e sottolinea altresì che i Componenti degli Organi dirimenti sono Volontari al servizio dell’Avis, i quali sottraggono gratuitamente tempo prezioso al proprio lavoro, alle proprie famiglie e al proprio svago per adempiere ad un dovere istituzionale tanto più oneroso e complicato quanto più sono costretti a districarsi in atti confusamente ed inutilmente prolissi per tentare di capire le ragioni del contendere e risolvere le questioni loro sottoposte. … questo Collegio ritiene di dover esprimere il proprio biasimo nei confronti sia del redattore/patrocinatore … omissis, sia dei suoi patrocinati Tasso Vincenzo, omissis… che hanno sottoscritto il gravame così approvandone e facendone proprio tutto il relativo contenuto”.

Infine, il COLLEGIO NAZIONALE, definitivamente pronunciandosi sull’impugnazione, “rigettava integralmente il ricorso ed inviava copia della decisione all’Avis Comunale, cui appartengono i singoli ricorrenti, affinchè valuti l’adozione di eventuali sanzioni disciplinari nei confronti dei medesimi in ragione dei comportamenti stigmatizzati di cui alle osservazioni preliminari”

Gli stessisoci dissenzienti, tra cui Vincenzo Tasso, con ricorso del 19.11.2021 adivano anche il Giurì Nazionale onde ricusare i componenti del Collegio Regionale dei Probiviri denunciando, a loro dire, “la scandalosa sentenza n. 3/2021”, l’aver “volutamente e scientemente voluto allontanarsi dalle disposizioni di legge senza riconoscere valenza al diritto”, “incapacità di decidere secondo diritto” e “l’atteggiamento di benevolenza, totalmente parziale, dato evidentemente da una sostanziale connivenza dei probiviri regionali”.

Il GIURÌ NAZIONALE con DECISIONE del 14.01.2022 dichiarava inammissibile la domanda di ricusazione e rilevava che “il comportamento della parte ricorrente rappresenta un vero e proprio ingiustificato/inaccettabile grave attacco sul piano personale nei confronti dei componenti del Collegio Nazionale dei Probiviri e alla immagine del Collegio stesso per aver temerariamente indirizzato nei confronti dei componenti affermazioni gravi antigiuridici/antiassociativi sulla loro terzietà, imparzialità ed indipendenza ed addirittura sulla loro capacità di agire, grave comportamento litigioso e destabilizzante nei confronti dell’Avis Comunale ovvero per atti che danneggiano l’associazione e i suoi membri insinuando costantemente il sospetto di mala gestione dell’attività associativa della Comunale che certamente ha danneggiato e continua a danneggiare il regolare e sereno svolgimento delle attività associative seminando la discordia tra i soci nonché la lacerazione dei rapporti con i colleghi consiglieri”.

Per i suesposti motivi il Giurì Nazionale applicava ai ricorrenti (soci dissenzienti) la sanzione disciplinare della sospensione per un periodo di 12 mesi dell’attività associativa”.

In ottemperanza ai dictum del Collegio Regionale e Nazionale e del Giurì Nazionale il Consiglio Direttivo dell’Avis di Manfredonia in data 18.05.2022 decretava l’espulsione dei soci ricorrenti, tra cui Vincenzo Tasso, evidenziando la loro “condotta antigiuridica ed anti associativa ancorata al sospetto della mala gestione dell’associazione comunale che preclude il regolare e sereno svolgimento delle attività ed il contestuale conseguimento delle finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale imposte dallo Statuto Nazionale Avis”. 

“A fondamento della verità oggettiva dell’esposizione cronologica dei fatti narrati, conclude l’Avv. Alberto Ciuffreda,  Vi sono le decisioni del Collegio Regionale e Nazionale dei Probiviri ed i consuntivi del 2019 e 2020 approvati all’unanimità dal Consiglio Direttivo, cui faceva parte il sig. Vincenzo Tasso e gli altri soci dissenzienti”.

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