Auto elettriche: chi sta investendo nel settore?

Le auto elettriche rappresentano il futuro della mobilità. Sono infatti considerate molto efficienti (l’energia generata raggiunge le ruote e viene interamente utilizzata, senza passaggi intermedi), garantiscono una migliore carbon footprint risultando sostenibili e generando poche emissioni, sono estremamente silenziose e consentono di ridurre il fabbisogno energetico del settore dei trasporti.
Questi fattori hanno provocato una crescita esponenziale di questi veicoli, favorita anche dalla maggiore consapevolezza ambientale, da normative a favore della mobilità sostenibile e dai progressi tecnologici. Nonostante questo, ci sono ancora numerose sfide da superare per raggiungere la diffusione di massa delle auto elettriche. Queste riguardano principalmente la produzione di batterie, il costo d’acquisto e le infrastrutture di ricarica pubbliche. Si tratta di problematiche a cui molte realtà stanno concretamente cercando rimedio, operando per fare in modo che la mobilità del futuro possa diventare 100% green.
La produzione delle batterie
Uno dei principali scogli che frenano la diffusione delle auto elettriche sono le batterie che le alimentano. Attualmente infatti le batterie (in particolare quelle integrate nei modelli di fascia bassa) garantiscono un’autonomia limitata, soprattutto nei viaggi lunghi, perdendo la propria capacità di ricarica nel tempo e richiedendo tempistiche nettamente lunghe per effettuare un rifornimento, bloccando quindi la mobilità dei proprietari. Esistono poi anche grandi preoccupazioni sullo smaltimento e riciclo di questi elementi.
Aziende specializzate e ricercatori stanno però lavorando per migliorare questi aspetti. Non solo inserendo nuove batterie agli ioni di litio che hanno una vita utile estesa e possono essere riutilizzate, ma anche puntando sulle innovative batterie allo stato solido, che riducono i rischi e migliorano la durata, la densità energetica e la velocità di ricarica. In più, si lavora allo sviluppo e progettazione degli impianti per produrle, con approcci innovativi legati all’Industria 4.0 e 5.0 e progetti strategici per rafforzare la catena di produzione delle celle, automatizzare lo smontaggio delle batterie esauste e digitalizzare i processi produttivi.
Costo d’acquisto
Un’altra problematica legata alle auto elettriche riguarda il costo d’acquisto, più alto rispetto ai veicoli tradizionali. In questa direzione, molti governi stanno pensando all’attuazione di nuovi incentivi per promuovere la vendita (soprattutto in caso di rottamazione di un veicolo inquinante), ma anche alla riduzione o esenzione da tasse di immatricolazione e bollo auto e sgravi fiscali per flotte aziendali e veicoli elettrici utilizzati a fini commerciali.
Stanno, inoltre, nascendo nuove possibilità per guidare un’auto elettrica senza la necessità di acquistarla, come contratti di leasing e noleggio a lungo termine agevolati o car sharing elettrico, che dà l’accesso a veicoli elettrici senza i costi fissi legati all’acquisto.
Infrastrutture di ricarica
Attualmente c’è ancora una copertura limitata delle stazioni di ricarica pubbliche per le auto elettriche, mancanti soprattutto nelle zone rurali o nei paesi in via di sviluppo. Inoltre, manca la standardizzazione di prese e tecnologie di ricarica tra diversi produttori e paesi.
In questa direzione, si lavora per dotare ogni paese di un’infrastruttura altamente strategica, in grado di sostenere efficacemente l’e-mobility.
In Italia, tramite l’Investimento 4.3 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), si mira all’installazione su larga scala di infrastrutture di ricarica rapida sia in autostrada che nei centri urbani, oltre a stazioni sperimentali dotate di sistemi di stoccaggio energetico.