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Allarme dei pediatri: troppe foto sui social dei bambini

Per ogni bambino 300 foto online in un anno: rischio riservatezza, sicurezza e pedopornografia

In Francia è in discussione in Parlamento una proposta di legge per limitare la condivisione di foto dei figli online, mentre in Italia se ne parla solo adesso.

Qualche mese fa la Garante per l’infanzia e l’adolescenza Carla Garatti ha sollecitato per il fenomeno la possibilità di applicare le disposizioni in materia di cyberbullismo, che permettono ai minori di chiedere direttamente la rimozione dei contenuti. 

L’ALLARME DELLA SOCIETA’ ITALIANA DI PEDIATRIA

L’allerta sul cosiddetto “sharenting” arriva dalla Società italiana di pediatria, che rileva come per ogni bimbo tutti gli anni siano circa 300 le immagini postate online.

I genitori, per imitare molti vip come i Ferragnez, postano online la vita quotidiana dei propri figli, diventando normalità, ma condividendo anche troppi dettagli, come nome, età e luogo in cui vive.

LO STUDIO EUROPEO

Prima del compimento del quinto anno, i genitori dei bambini hanno già postato mille foto del loro figlio online, ossia circa 300 l’anno.

Dove finiscono i contenuti?

Facebook comanda con il 54%, segue Instagram con il 16% e Twitter con il 12%.

QUALI SONO I RISCHI?

Tutela dell’immagine del minore, riservatezza dei dati personali, furto di identità, sicurezza digitale e pedopornografia.

I BAMBINI SONO ONLINE ANCORA PRIMA DI NASCERE

Secondo diversi studi il 15% dei genitori pubblica sui social, abitualmente, le ecografie, mentre a poche settimane dalla nascita il 33% dei bambini ha già tutte le informazioni online.

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Redazione

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