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Addio al Reddito di cittadinanza: abrogato dal primo gennaio 2024

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Che la fine sarebbe arrivata lo si sapeva già. Il Reddito di cittadinanza, la riforma approvata nel gennaio 2019 dal governo Conte-1, non avrà lunga vita con il governo Meloni come testimonia la bozza del disegno di legge di Bilancio la quale prevede che dal primo gennaio 2024, la misura sia abrogata.

Ci sarà una cancellazione graduale a partire da gennaio 2023 per coloro che possono lavorare. I cosiddetti occupabili sono individuati in base all’età e ai carichi familiari: devono avere tra 18 e 59 anni d’età e non avere in famiglia disabili, minori o anziani over 60. A partire dall’anno nuovo, dunque, gli occupabili potranno avere il sussidio ma non per più di 8 mesi e dovranno partecipare per almeno sei mesi a un corso di formazione o riqualificazione pena la perdita dell’assegno. Inoltre, sin dai primi mesi del 2023, non sarà più possibile presentare domanda per il Reddito di cittadinanza.

I percettori dell’assegno che non sono abili al lavoro, invece, continueranno a ricevere la prestazione fino alla fine del 2023, poi, dal 2024, saranno assistiti con una nuova forma di sussidio. Si tratta di un aiuto economico dedicato esclusivamente ai poveri, le cui modalità di accesso e di funzionamento saranno probabilmente individuate in uno dei disegni di legge di accompagnamento alla manovra.

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Antonio Ferrantino

Giornalista a 360 gradi, dopo l'Università rincorre il sogno di lavorare nel mondo dell'informazione. Grazie a qualche assist del Destino, trova impiego presso le più autorevoli testate giornalistiche del Bel Paese alternandosi tra web e cartaceo.

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