Abrogata la normativa che affidava le dune costiere ai privati: “Bel messaggio”
Abrogata la normativa che affidava le dune costiere ai privati: “Bel messaggio”
Giovanna Amedei (Presidente Ordine Geologi della Puglia) : “E’ un bel messaggio con una notizia che giunge proprio nel periodo pasquale, fortemente vocato al turismo. In Puglia, è stata abrigata la normativa che affidava le dune costiere ai privati. Per noi geologi è un importante successo visto che sin da subito abbiamo manifestato il nostro dissenso, insieme all’università di Bari – facoltà di Geologia. Forse si era tralasciato che quasi tutte le aree a depositi eolici, le “nostre” dune e i “nostri” cordoni dunali sono ricchi di macchia mediterranea, di associazioni floro-vegetazionali ed animali protetti”.
“Le dune costiere pugliesi rappresentano un grande patrimonio anche a vocazione turistica. Siamo felici che la Puglia dia un messaggio positivo di tutela del patrimonio naturalistico e che lo abbia fatto proprio nel periodo pasquale. E’ stato abrogato l’art. 66 della legge regionale n. 32 del 2022 che affidava le dune ai privati. Per noi geologi è un importante successo visto che sin da subito abbiamo manifestato il nostro dissenso, insieme all’università di Bari – facoltà di Geologia. Con la legge Regionale n.32 del 29 12. 2022, più precisamente, i cordoni dunali non sarebbero stati più protetti. Questa è stata una battaglia che ha visto l’Ordine dei Geologi della Puglia, presieduto da me, in prima linea”. Lo ha affermato Giovanna Amedei, Presidente dell’Ordine dei Geologi della Puglia.
La piena soddisfazione dei geologi.
“Forse si era tralasciato che quasi tutte le aree a depositi eolici, le “nostre” dune e i “nostri” cordoni dunali sono ricchi di macchia mediterranea, di associazioni floro-vegetazionali ed animali protetti. Forse si era dimenticato che per realizzare una passerella di “facile rimozione” – ha continuato Amedei – che poi rischia di restare più del tempo di scadenza dell’autorizzazione, forse per sempre, si sarebbero potuti distruggere delicati equilibri ecosistemici. Forse si era dimenticato che negli ultimi 20 anni circa la presuntuosa e drammatica gestione della fascia costiera con interventi pesanti di pulitura delle spiagge e con presenze antropiche oltre la capacità di carico sopportabile dalle singole spiagge ha determinato, insieme alle variazioni del livello del mare e del regime meteomarino locale dovute al cambiamento climatico, profondi arretramenti dei sistemi dunali e deficit sedimentario dei cordoni dunali che sono profondamente erosi tanto che le radici della macchia mediterranea sono esposte. In mezzo ai tanti “forse” l’abrogazione dell’art. 66 appare una scelta giusta e doverosa specie alle porte della prima Giornata Regionale della Costa. Oggi, più che distruggere, abbiamo bisogno di conoscere prima, proteggere e rivalutare poi un patrimonio paesaggistico, geologico, geomorfologico ed ecologico essenziale e vitale quali le dune e i cordoni dunali. E per questo l’attenzione dei noi geologi sarà Sempre molto alta”.