Coronavirus, chi informa i manfredoniani?
Egregio Prefetto Vittorio Piscitelli,
mi mortifica leggere che il lavoro non da poco nell’informare la cittadinanza fatto in questi giorni da me ed i miei colleghi sia sminuito al punto da accusarci di informare con dati di ‘contrabbando’.
I dati che scriviamo sono quelli ufficiali ed ufficiale non è solo ciò che è giusto o sbagliato far sapere, perché in questo periodo di gran confusione, mi permetta di dire, nessuno ormai può sapere con certezza cosa sia veramente giusto o sbagliato. E le assicuro che non ci limitiamo ad un mero bollettino di dati, ma ci facciamo portavoce dei sentimenti, delle paure e delle speranze della nostra città, per poter essere, nonostante tutto, uniti.
In questa emergenza la città si aspetta di essere informata e rassicurata, ma rassicurare non vuol dire tacere.
Anzi, il silenzio che giunge dalle istituzioni ha contribuito a generare tra i cittadini ansia e preoccupazioni.
Mi permetto di parlare anche a nome dei miei colleghi, con cui sono sicura di condividere un sentimento comune, dal momento che siamo tutti partecipi e concordi nel far sì che la popolazione abbia il diritto di capire cosa succede a Manfredonia e come si evolve la situazione. Che è poi ciò che succede in ogni altra città.
La saluto cordialmente, rispettosa del Suo ruolo, così come mi auguro anche Lei possa esserlo del nostro.
Maria Teresa Valente