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Foggia, arrestato un 15enne per rapina in concorso

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FOGGIA: PROSEGUE L’ATTIVITA’ DI CONTRASTO AL CRIMINE DIFFUSO.  ARRESTI DELLA POLIZIA DI STATO.

In considerazione dell’evidente interesse pubblico a che sia data notizia delle azioni di contrasto che l’Autorità Giudiziaria e le Forze dell’ordine mettono in campo per debellare i molteplici fenomeni criminali commessi nella provincia di Foggia, anche al fine di aumentare la fiducia dei cittadini, soprattutto di giovane età, a denunciare episodi commessi in loro danno, si comunica quanto segue.

Nella mattinata di martedì 11 novembre, la Polizia di Stato di Foggia e, nel dettaglio, personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, ha tratto in arresto  un 15enne colto nella flagranza del reato di rapina in concorso, compiuta ai danni di un 14enne.

In particolare, la parte offesa contattava la Sala Operativa della Questura di Foggia, riferendo di esser stato vittima della rapina della propria collana d’oro e di avere gli autori del reato a vista in quanto postosi al loro inseguimento.

La Sala Operativa della Questura di Foggia, in costante contatto con la vittima del reato, contestualmente forniva agli equipaggi sul territorio descrizione dei rei e le volanti della Polizia di Stato, giunte tempestivamente, riuscivano ad intercettarli e bloccarli.

Nella disponibilità degli stessi, veniva recuperata la refurtiva della rapina che veniva immediatamente riconsegnata all’avente diritto.

Alla luce di ciò il 15enne, condotto in Questura, al termine delle formalità di rito, veniva  tratti in arresto per il reato di rapina in concorso e, su disposizione dell’A.G. ,veniva collocato  presso l’I.P.M. di Bari. 

Lo stesso veniva inoltre deferito in concorso, in stato di libertà,  per il porto di armi od oggetti atti ad offendere poiché nella sua disponibilità  veniva rinvenuto un  coltello.  

Risulta fondamentale evidenziare che il procedimento penale in discorso pende nella fase delle indagini preliminari; a tal fine corre l’obbligo di affermare  che, stante il principio costituzionale della presunzione di non colpevolezza, le persone indagate non possono essere considerate colpevoli fino all’eventuale emissione, nei loro confronti, di una sentenza definitiva di condanna.

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