Gino Lisa fermo da una settimana, ma già non se ne parla più

Gino Lisa fermo da una settimana, ma già non se ne parla più
L’Aeroporto di Foggia Gino Lisa è fermo da una settimana, i passeggeri che avevano ed hanno prenotato un volo non sono assistiti ed infomati, ma soprattutto non ne parla già più nessuno.
Cosa sta accadendo in queste ore?
Si parlava di una soluzione rapida che non è avvenuta, si parlava di una trattativa mai decollata o di una sostituzione di compagnia mai ufficializzata.
Secondo Vincenzo D’Errico di FoggiaReporter, l’arrivo di AeroItalia potrebbe portare nuove rotte e più posti disponibili, grazie a una flotta diversificata composta da Boeing 737-800 (189 posti), Embraer E190 (100 posti), Embraer E175 (88 posti) e ATR 72-600 (68 posti).
L’aeroporto di Foggia Gino Lisa in crescita
Nonostante la presenza di un solo vettore e rotte limitate, i dati confermano il potenziale del “Gino Lisa”. Secondo Assaeroporti e Aeroporti 2030, nei primi otto mesi del 2025 i passeggeri sono stati 53.344, con un picco di 6.980 ad agosto. Numeri che testimoniano l’interesse crescente del territorio e dei viaggiatori, e che fanno pensare a margini di ulteriore sviluppo.
Il nodo degli investimenti
Accanto ai dati positivi resta però aperta la questione del supporto istituzionale. Associazioni di categoria e operatori del settore sottolineano da tempo la necessità di un impegno più concreto della Regione Puglia, ritenuto finora insufficiente a valorizzare pienamente lo scalo.