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Marco Baliani domani a Manfredonia per la rassegna “Mille di queste notti” con il suo celebre spettacolo “Kohlhaas”

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Marco Baliani domani a Manfredonia per la rassegna “Mille di queste notti” con il suo celebre spettacolo “Kohlhaas”

Arriva il teatro di parola per “Mille di queste notti”, la rassegna estiva ideata e organizzata dal Teatro Bottega degli Apocrifi e dal Comune di Manfredonia in collaborazione con Marina del Gargano, all’interno del cartellone del Manfredonia Festival

Il primo appuntamento è in programma domani, domenica 3 agosto alle ore 21.00 presso il teatro arena di Marina del Gargano, con Marco Baliani e il suo celebre spettacolo “Kohlhaas”, considerato il padre del teatro di narrazione in Italia.

Il lavoro, per la regia di Maria Maglietta, è stato messo in scena per la prima volta nel 1990 e, a distanza di più di trent’anni, conta all’attivo più di 1.100 repliche in tutta Europa. “Kohlhaas“, tratto dall’omonimo racconto di Heinrich von Kleist, è ispirato ad un episodio storico avvenuto nel sedicesimo secolo e narra la risoluta lotta per ottenere giustizia di un commerciante di cavalli vittima di un sopruso da parte di un signorotto locale.

Solo in scena, seduto su una sedia, Baliani incanta da anni il pubblico con la storia di questo mercante di cavalli, vittima della corruzione dominante della giustizia statale, divenuto brigante a causa dei torti subiti. La spirale di violenza generata dal sopruso subito dal protagonista offre lo spunto per una riflessione sulla questione della giustizia e sulle conseguenze morali che la reazione dell’individuo all’ingiustizia può comportare.

“L’arte sta nel non nominare troppo, nel cogliere il cuore di un’esperienza con pochi tratti lasciando molto in ombra, molto ancora da compiersi. Kohlhaas è la storia di un sopruso che, non risolto attraverso le vie del diritto, genera una spirale di violenza incontrollabile. Le domande morali che la vicenda solleva e lascia sospese, mi sembrarono un modo per parlare degli anni Settanta, per parlare di quei conflitti in cui venne a trovarsi la mia generazione, quella del Sessantotto, quando in nome di un superiore ideale di giustizia sociale si arrivò a insanguinare piazze e città. Un tema antico, dunque, tragico nella tradizione e nella forma, che continua a catturarmi, perché il narratore non può che narrare ciò che epicamente lo coinvolge nell’intera sua persona”, racconta Marco Baliani.

Il biglietto dello spettacolo è al costo di 10 euro.

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