Cera: “La Puglia non è una bandierina da piantare, no a candidati calati dall’alto”

CERA: “LA PUGLIA NON È UNA BANDIERINA DA PIANTARE, È UNA TERRA DA RISPETTARE. NO A CANDIDATI CALATI DALL’ALTO”
“Leggere oggi certi comunicati fa davvero riflettere. Parlano di bandierine, di equilibri nazionali, di accordi tra leader… come se la Puglia fosse una pedina su una scacchiera di potere”, così il consigliere regionale Napoleone Cera.
Ma qui non stiamo giocando a Risiko, sottolinea Cera, si parla del futuro di milioni di pugliesi.
“Chi sventola nomi decisi altrove, chi parla di spartizioni tra partiti – rimarca il consigliere – dimostra di non aver capito una cosa fondamentale: la Puglia non si governa dall’alto con una firma a Roma. La Puglia si governa conoscendo ogni angolo di questa terra, rispettando chi ci vive e ascoltando chi ogni giorno porta la voce dei cittadini nei consigli regionali”.
“Non ci interessa se un nome piace ai leader nazionali o se rientra in un bilancino di partito – aggiunge -. Qui non servono candidati calati dall’alto, ma radici vere e mani che abbiano costruito sul territorio. Le bandierine lasciamole ai giochi di potere, la Puglia merita serietà, sacrificio e gente che abbia dimostrato di saperci fare davvero, non solo di saper parlare”.
E ancora: “Questa Regione non è il premio di consolazione di nessuno. La Puglia non si svende, non si usa, non si piega ai comandi di Roma”.
Chi pensa di piazzare nomi per spartizioni interne sbaglia i conti: “Qui c’è un popolo che non accetta imposizioni e che chiede rispetto, radici e risultati veri”, conclude Cera.