Politica Manfredonia

Manfredonia, “Una rotatoria, qualche foto e il vuoto politico attorno”

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Manfredonia, “Una rotatoria, qualche foto e il vuoto politico attorno

Ho letto e visto con attenzione il post che celebra l’inaugurazione della nuova rotatoria tra via Generale De Finis e via dei Crociati. E confesso, con assoluta franchezza, che mi sarei aspettato altro. O meglio, non mi sarei aspettato nulla. Neanche una foto. Neanche un post.

Mi sarei aspettato di vedere il Sindaco e i suoi collaboratori concentrati su numeri, bilanci, tabelle da sistemare, calcoli da fare. Li avrei voluti immaginare chiusi negli uffici, a lavorare con impegno e responsabilità per cercare di trovare soluzioni concrete ai problemi che soffocano Manfredonia. Oggi è la TARI, domani tutto il resto.

E invece ci tocca assistere, ancora una volta, al teatrino dell’ordinario celebrato come fosse straordinario. Alla solita retorica del nulla, mascherata da “risultati” e “inaugurazioni”. Ma una rotatoria, per quanto utile, non è un’opera pubblica rivoluzionaria. È un atto dovuto, un normale intervento di manutenzione e viabilità. Nulla per cui debba scattare un servizio fotografico con sorrisi e dichiarazioni trionfali.

Se davvero ogni atto ordinario merita tanta enfasi, allora anche un impiegato postale dovrebbe festeggiare ogni bollettino incassato, anche un meccanico ogni volta che cambia l’olio a un’auto. Il lavoro quotidiano non si celebra: si fa, con dignità e silenzio.

Ma la verità è che chi oggi governa questa città ha ben poco da mostrare, e quindi esalta il poco che riesce a fare. Nel frattempo, la città affonda nei problemi reali:

  • una Tari insostenibile, frutto di incapacità e disinteresse;
  • una città sporca, con zone lasciate al degrado e incuria sotto gli occhi di tutti;
  • una mancanza totale di sicurezza, che tocca le periferie ma anche il centro;
  • famiglie in difficoltà, che non riescono ad arrivare a fine mese;
  • una gioventù che emigra, perché Manfredonia non offre più occasioni né speranze.

A questo si aggiunge il disastro economico e produttivo: le attività commerciali chiudono una dopo l’altra, schiacciate da tasse, concorrenza sleale e assenza di politiche di sostegno. Le aziende del territorio sono abbandonate a se stesse, senza un piano industriale, senza infrastrutture, senza incentivi. Non c’è visione, non c’è sviluppo, non c’è futuro. E anche qui, nessuna risposta, solo silenzi.

E voi fate le foto alle rotatorie. Non me ne volete se vi dico questo, ma forse tutto questo accade magari perché non c’è una visione, non c’è un piano, non c’è capacità di amministrare. Perché improvvisarsi amministratori non basta, e il tempo per imparare è finito. Servono scelte forti, urgenti, responsabili. Capisco, è più bello organizzare eventi, sagre, manifestazioni. Col rischio concreto di rincorre l’effimero, ignorando l’essenziale.

Manfredonia non ha bisogno di selfie, ma di soluzioni.
Non ha bisogno di inaugurazioni, ma di progettualità.
Non ha bisogno di spot, ma di lavoro serio e continuo.

Se davvero vi sta a cuore il destino della città, interrompete la liturgia dell’apparenza e affrontate la dura realtà.

Gaetano Brigida

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