Scuola

Mense: in Puglia solo nel 18,4% delle scuole

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MENSE: COLDIRETTI PUGLIA, ATTIVE IN PUGLIA SOLO NEL 18,4% SCUOLE; CON COSTO DI 662€/ANNO QUALIFICARE CIBO E PASTI

Le mense in Puglia sono attive solo nel 18,4% delle scuole, uno dei dati più bassi d’Italia, ma con un costo annuale di 662 euro vanno qualificati cibo a pasti per garantire sana e corretta alimentazione alle giovani generazioni. Ad affermarlo è Coldiretti Puglia, sulla base del report di Cittadinanzattiva, in occasione della Giornata in campo a Spinazzola organizzata da Coldiretti e CAI Consorzi Agrari d’Italia, dove i bambini della scuola omnicomprensiva De Cesare – Mazzini di Spinazzola e gli studenti degli Istituti tecnici agrari di Gravina  e Corato nella cooperativa cerealicoltori Coldiretti della Murgia sono stati guidati lungo un percorso dai campi sperimentali di grano fino agli impasti con la farina.  

Con una stima di 90 milioni di pasti all’anno per 585.000 studenti nella sola refezione della scuola dell’obbligo, uno strumento per qualificare i pasti somministrati nella refezione scolastica viene dal protocollo d’intesa tra Coldiretti Puglia e ANCI della Puglia che imprime una svolta salutista, eliminando i cibi ultra-formulati e con glifosate dai menù, privilegiando negli appalti i cibi locali e a km 0 che valorizzano le realtà produttive locali e riducono i troppi passaggi intermedi.

Il Protocollo d’intesa mira a qualificare le mense scolastiche e le mense collettive di competenza dei Comuni, garantendo – spiega Coldiretti Puglia – che nei capitolati degli appalti sia prevista la presenza di prodotti agroalimentari e frutta e verdura rigorosamente stagionali e del territorio, oltreché di cibi ‘glifosato free’ e non siano utilizzati alimenti ultra-formulati.  In Puglia il 10,3% dei minori è obeso con rischi gravi per la salute, con l’11,1% dei bambini che mangia frutta meno di una volta a settimana o mai e solo il 39,8% dei bambini consuma una merenda adeguata di metà mattina, con un impatto potenzialmente devastante sulla salute delle giovani generazioni, con 1 genitore su 4 che boccia le mense scolastiche.

Le mense scolastiche e pubbliche devono essere un luogo per difendere la salute e contrastare i pericoli legati ad una cattiva alimentazione che minacciano le giovani generazioni, dove i cibi ultra-formulati stanno prendendo sempre più spazio, facendo crescere l’allarme nelle famiglie. Basti dire che secondo un recente rapporto Coldiretti/Censis l’82% dei genitori chiede un piano pubblico per salvaguardare la salute dei propri figli, sempre più “drogati” di energy drinks, merendine e simili, una vera e propria dipendenza che crea enormi pericoli per il loro sviluppo e che va fermata con forme di etichettatura sui pericoli ad essi collegati.

Proprio le scuole devono diventare parte attiva nella concreta diffusione e promozione della Dieta mediterranea, intensificando i percorsi di educazione alimentare nelle scuole. Per aiutare tutto il sistema scolastico e le famiglie ad alimentare al meglio le giovani generazioni e l’intero nucleo familiare, da anni il Progetto di Educazione alla Campagna Amica agevola l’incontro tra i bambini e i prodotti agricoli ‘fatti’ dagli agricoltori. In Puglia negli ultimi 10 anni sono stati coinvolti nel progetto delle masserie didattiche 250mila bambini e 480 scuole, di cui il 70% nella fascia d’età compresa fra i 4 e gli 11 anni, dalla scuola materna alla primaria e il 30% studenti più grandi medie e superiori.

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