Storia

“Sandrino la Scala è stato il primo collaboratore dei Forbicioni con la sua fisarmonica”

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In quel pomeriggio di Carnevale di cielo cupo, che faceva ruotare le sue nuvole – di stucco e vernice su pezzi di mobili scorticati e smacchiati dal tempo e dall’epoca, l’aria sventolava gli alberi delle palme sipontine.

Quel pomeriggio echeggiava leggermente stonata la fisarmonica di Sandrino tra le mura delle case di rimpetto; lui – dopo il suo amato lavoro da restauratore di mobili vecchi – aveva una grande passione per la musica, suonava la sua fisarmonica con grinta ed impegno tra la segatura.

Pensate che fu uno dei primi collaboratori del duo Forbicioni, Franco Rinaldi e Lello Castriotta ,intonava le musiche per le loro canzoni in spettacoli, questo ovviamente quando poteva. Lui s’appoggiava sempre all’uscio quando riposava un po’ a me , che lo guardavo quando passavo di lì: aveva gambe e braccia molto lunghe e le mani grandi ,era assai spigoloso e ossuto,lievemente curvo, un po’ pelato con un paio di occhiali grandi di colore nero, era dotato ricordo di un’intelligenza sopraffina.

Quella sera venne fuori da quella stanza, lo vidi per il Corso Manfredi, leggermente ubriaco tra la confusione della gente – lui, stava con una cattiva compagnia di amici che si prendevano gioco di lui, fino a ridurlo nel malandare a volte fino a tarda notte; a bere ,era un buono e credeva a tutto, ma certa gente era molto ignorante nel vero senso della parola,la cultura di quel tempo ricordo era scarsa – Io Sandrino sempre ubriaco piangeva barcollando.

Di Claudio Castriotta 

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