Sanremo non è solo musica, la poesia di Arminio protagonista all’Ariston grazie a Marco Mengoni e Filippo Scotti

Non solo la musica è stata la grande protagonista della settantaduesima edizione del Festival di Sanremo, ma anche la poesia. Dopo il monologo di Jovanotti, che ha portato sul palco dell’Ariston una poesia di Mariangela Gualtieri, ieri durante la finalissima Marco Mengoni e Filippo Scotti hanno omaggiato, in un momento dedicato all’hate speech e alla violenza degli odiatori del web, la poesia di Franco Arminio.
Arminio, poeta citatissimo e conosciutissimo sul web, è un vero fenomeno dell’editoria italiana. In un Paese poco abituato alla fruizione di poesia, Arminio pubblica periodicamente libri di grande successo che scalano le classifiche. Roberto Saviano l’ha definito “uno dei poeti più importanti di questo Paese”. Arminio è nato e vive a Bisaccia, un paesino dell’Irpinia in provincia di Avellino. Oltre alla sua poesia, è noto il suo impegno come paesologo. Da anni, infatti, si batte per una riscoperta dei piccoli borghi, per una valorizzazione della geografia (commossa) dell’Italia interna e contro lo spopolamento dei paesi del Sud.
La poesia di Arminio è una poesia domestica, quotidiana, capace però di raccontare quello che conta di una vita intera. Il suo ultimo libro, “Studi sull’amore”, edito da Einaudi, è una raccolta intima che parla di un amore sacro e incantato; un amore capace di rivelare le proprie fragilità e che non teme l’incontro sensuale con il corpo dell’altro e la vicinanza con la morte.
La poesia che ieri sera è stata letta da Scotti, protagonista dell’ultimo film di Paolo Sorrentino “È stata la mano di Dio”, è “A un certo punto”. Uno slancio poetico che ci ricorda di conservare la forza della gentilezza e di limitare il sentimento dell’odio e del rancore.
A un certo punto
devi capire
che il dolore che hai subito
non lo devi subire
all’infinito.
Mettiti in vacanza,
la povera vita adulta
non può pagare a oltranza
i debiti dell’infanzia.
Dichiara finite le tue colpe,
scontata la pena.
D’ora in poi ogni giornata
sarà come prima
ma dentro di te
più netta e vera, più limpida
e sincera.
Tu devi solo la più grande dolcezza possibile
a chi verrà e a chi andrà via.
È festa nel tuo cuore,
festeggia in qualche modo
il cuore degli altri.