Attualità Capitanata

‘Conservate la purezza della gioventù e circondatevi di persone straordinarie come gli educatori della “Casa Speranza”’

Il cerchio della vita. Sono sempre più certo che nulla accada per caso. Quella di oggi non è stata la solita giornata. L’inizio e la fine hanno avuto un filo conduttore che mi ha emozionato parecchio, perché legato a ricordi e valori della mia famiglia a chi tengo tantissimo.

Il consueto tran tran lavorativo da Sindaco, supportato dall’incredibile ed infaticabile squadra di Giunta alla ricerca delle mille soluzioni per i problemi della città, é stato scandito da tre momenti.

Questa mattina sono stato per una visita istituzionale tra i corridoi dell’Istituto “Sacro Cuore”, rivivendo gli indimenticabili momenti della fanciullezza, tornando piacevolmente bambino nel ricordo dell’atteso periodo natalizio, la festa per antonomasia della famiglia e dei più piccini.

Poi, ad ora di pranzo dai Tg mi colpisce la frase del Presidente Sergio Mattarella in visita da Papa Francesco “Ci si può salvare solamente agendo tutti insieme”.

Culmine della giornata la visita alla “Casa Famiglia Speranza”, una struttura d’eccellenza del nostro territorio che da oltre vent’anni si prende amorevolmente cura ogni giorno di una decina di minori con disagi sociali, tutelandoli ed aiutandoli a crescere.

Negli occhi di Pasquale, Jessica, Gianluca, Roberta, Nicole, Libera, Serena, Irene, Gaetano e Chiara ho rivisto gli sguardi felici e sognanti del bambino che sono stato quando condividevo il Natale con i miei genitori ed i miei fratelli. Il regalo più bello era la loro presenza, lo stare insieme, la condivisione non di regali ma del calore della famiglia. Dobbiamo imparare a stare meno sui social e a curare di più i rapporti umani, il ritornare ad essere comunità unita e solidale, così come lo straordinario staff della Casa della Speranza che accudisce questi ragazzi superando, anche con sacrifici personali, gli ostacoli della burocrazia a cui va tutta la mia stima ed il mio grazie per la loro “missione salvifica”.

Si, con il Manfredonia Calcio 1932 abbiamo portato anche qualche dono da scambiare sotto l’albero, ma il vero regalo lo hanno fatto i ragazzi e gli educatori per la grande lezione di vita che abbiamo visto con i nostri occhi e che ha scaldato i nostri cuori in una fredda giornata d’inverno ad una settimana da Natale.

“Ci si può salvare solamente agendo tutti insieme”.
Il cerchio della vita é questo. Conservate la purezza della gioventù e circondatevi di persone straordinarie come gli educatori della “Casa Speranza”. Nulla accade per caso.
Buona vita ragazzi, non perdete mai la speranza e la voglia di combattere per un futuro migliore per voi e per gli altri!

Gianni Rotice

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Comunicato Stampa

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