Storia

30 luglio 1627, il terribile terremoto della Capitanata

Il terremoto della Capitanata del 1627 è stato un evento sismico che colpì le propaggini nord-occidentali del Gargano e del Tavoliere delle Puglie con epicentro localizzato presso San Severo, ex-capoluogo (in alternanza con Lucera) dell’allora provincia di Capitanata, nell’ambito del regno di Napoli.

La scossa principale (di magnitudo Richter 6.7) avvenne nel cuore dell’estate, un’ora prima di mezzogiorno di venerdì 30 luglio. Immediatamente dopo il sisma i superstiti in preda al terrore abbandonarono i centri abitati per insediarsi nelle aree rurali ove svernarono in capanne o tende di fortuna, mentre scosse più o meno forti si susseguirono per quasi un anno impedendo temporaneamente la fase della ricostruzione.

Fra tutti i terremoti conosciuti aventi epicentro in Puglia è stato di gran lunga il più violento sia per magnitudo Richter sia per numero di vittime. (fonte wikipedia)

I comuni più colpiti furono Apricena, San Paolo Civitate, Lesina, San Severo e Torremaggiore.

19 anni dopo stessa sorte toccò al Gargano, con disastri e morti ovunque, da Vieste a Foggia.

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Redazione

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