Zerocalcare ritorna da oggi su Netflix con “Questo mondo non mi renderà cattivo”

Dopo il grande successo di “Strappare lungo i bordi”, Zerocalcare ritorna alle serie animate. Da oggi, infatti, è disponibile su Netflix la nuova attesissima serie del fumettista romano: “Questo mondo non mi renderà cattivo”. Una serie sulla sostituzione etnica, la destra al potere e i compromessi. Zerocalcare in queste puntate, sempre raccontate da Valerio Mastandrea come doppiatore dell’Armadillo, racconta e destruttura la narrazione e la propaganda della destra al potere soprattutto in relazione al tema delle periferie. 

Nella serie, nonostante sia stata realizzata molto tempo prima, si parla di sostituzione etnica dopo le parole del ministro Lollobrigida. “Sembra fatto apposta, se non si conoscessero i tempi necessari per l’animazione si potrebbe pensare a una citazione. La questione della sostituzione etnica, però, è agitata da tempo dalle destre più estreme e da chi ora sta al governo. Solo che prima non finiva sulle pagine dei giornali”, ha dichiarato Michele Rech al Manifesto. 

Anche il lavoro, oramai precario e volatile, è al centro delle riflessioni della matita di Zerocalcare. “Io sono un tossico del lavoro, una comunità per questo problema non l’hanno ancora inventata! Come qualcun altro colma le proprie mancanze con le sostanze, io le colmo così. C’è quindi una critica anche a me stesso, al meccanismo in cui mi sono infilato e che in forme diverse stritola un po’ tutti. Io però ne vengo stritolato da privilegiato, faccio un lavoro retribuito moltissimo rispetto a tante persone che faticano le stesse ore e comunque non arrivano a fine mese. Questo modo di vivere ci tiene ormai prospettato fino a un’età così avanzata in cui non si potrà fare altro. Bisogna rimettere in discussione per cosa vale la pena campare”. 

Il ritorno su Netflix per Zerocalcare è un modo per portare le sue storie a un pubblico molto vasto. Il successo della sua prima serie, con i suoi spiegoni e il suo romano tipico, lo ha dimostrato. “Il compito che mi do è di non lasciare indietro nessuno ovvero che la vicenda principale sia seguibile da tutti, anche a costo di fare spiegoni che possono risultare macchinosi”.