X Edizione del Piccole Cose Fest a Monte Sant’Angelo

X Edizione del Piccole Cose Fest a Monte Sant’Angelo
Il tempo delle piccole cose ritorna. Dopo l’anteprima svoltasi lo scorso 5 luglio tra il Patrimonio UNESCO delle Faggete vetuste della Foresta Umbra, dove il poeta Claudio Damiani ha presentato il suo ultimo libro Rinascita (Fazi Editore), il Piccole Cose Fest si prepara a festeggiare la sua decima edizione nel cuore di Monte Sant’Angelo. Dal 29 al 31 luglio la terrazza del Museo Etnografico Tancredi – il MeTA, gestito dalla Pro Loco cittadina – si trasformerà in un osservatorio poetico sul mondo. Uno spazio intimo, sospeso tra cielo e pietra, dove scrittura, musica e parola restituiscono senso ai luoghi e agli sguardi.
Patrocinato dal Comune di Monte Sant’Angelo e realizzato in collaborazione con il Presidio del Libro di Monte Sant’Angelo e San Severo, il MeTA e la Pro Loco, il festival porta avanti con coerenza e delicatezza la sua missione originaria, abitare i luoghi con la parola, fare della lentezza una forma di resistenza, cercare nelle storie condivise un nuovo modo di restare.
Alle 6.30 di ogni mattina – il 29, il 30 e il 31 luglio – Piazza De’ Galganis accoglierà chi vorrà camminare e scrivere insieme. E la sera, sempre alle 21.00, il MeTA ospiterà tre eventi unici, dove protagonisti della letteratura e della musica daranno corpo a una narrazione collettiva che intreccia passato e presente, paesaggio e poesia.
Il programma si apre ogni giorno all’alba, quando la città è ancora fragile e silenziosa, con Farsi Verso – una camminata poetica, ma anche un laboratorio errante a cielo aperto di narrazione e appartenenza, guidata da Raffaele Niro, poeta e ideatore del festival. Subito dopo l’alba, quando la città è ancora sospesa e si mostra senza difese, ci si dà appuntamento per una passeggiata narrativa sempre in Piazza De Galganis. Si cammina insieme, ascoltando storie, raccogliendo memorie, evocando immagini e dettagli. È un’esplorazione poetica e sensoriale, in cui ogni passo diventa sguardo, ogni sguardo diventa appunto interiore.
Durante il giorno, in autonomia o con il supporto di Raffaele Niro, ciascun partecipante scrive un testo ispirato a ciò che ha vissuto e percepito. Le forme sono libere: racconto, poesia, diario, lettera, visione. L’unico vincolo è l’autenticità del gesto. Le parole non servono a spiegare, ma a rivelare ciò che il luogo ha smosso, acceso, custodito.
Alla sera, un attimo prima dei protagonisti del Piccole Cose Fest (29 luglio Nicola Lagoia; 30 luglio Corde Sciolte; 31 luglio Cristò), sulla terrazza del META, ci si ritrova per un momento di restituzione pubblica. Ognuno legge ad alta voce il proprio testo, trasformando la scrittura in voce, la voce in relazione, la relazione in comunità.
Il 29 luglio, sarà Nicola Lagioia – scrittore, intellettuale e già direttore del Salone Internazionale del Libro di Torino – a inaugurare le serate con Presto saprò chi sono. Una lezione-spettacolo sull’arte di raccontare storie, da Omero a oggi, per attraversare la letteratura come strumento di conoscenza e crescita interiore. Un viaggio vibrante tra epica e romanzo, per scoprire perché leggere – ancora oggi – può salvarci.
Il 30 luglio, toccherà invece a Sulla soglia del silenzio, un’opera poetico-musicale che racconta la transumanza immaginaria di San Francesco da Assisi fino al Gargano. Sul palco, Raffaele Niro e Corde Sciolte, progetto musicale nato in Puglia e capace di mescolare radici mediterranee, scrittura e improvvisazione. Un pellegrinaggio sonoro e civile, che unisce poesia e suono nel nome del cammino, della mitezza e della luce.
Il 31 luglio, gran finale con Cristò – scrittore raffinato e voce tra le più originali della narrativa contemporanea – che presenta Penultime parole, il suo ultimo romanzo pubblicato da Mondadori. Una riflessione vertiginosa sul confine tra vita e morte, tra linguaggio e silenzio, tra il dire e l’ultimo non detto. Un’opera che parla con forza e tenerezza al cuore del nostro tempo.
A dieci anni dalla sua nascita, il Piccole Cose Fest conferma la sua natura. Un festival minuscolo e necessario, che crede nella parola come atto politico e nella poesia come forma di presenza. Un’esperienza che non lascia dietro di sé solo applausi e fotografie, ma tracce. Tracce umane, emotive, resistenti. Tracce che restano.
Perché restare – come insegna Vito Teti – è il gesto più rivoluzionario che possiamo fare.
Per informazioni:
📍 Tutti gli eventi sono a ingresso libero fino a esaurimento posti.
📍 Le attività mattutine di Farsi Verso prevedono iscrizione gratuita (prenotoposto@gmail.com).
📞 Info: Associazione Rhymers’ Club – 334.5291111
📧 associazione.rhymersclub@gmail.com
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