WWF: “Via libera al Tram-Treno: l’ora della scelta per la Capitanata”
Via libera al Tram-Treno: l’ora della scelta per la Capitanata.
Il WWF invita la politica a non perdere l’occasione storica per la sostenibilità
Foggia, 11 Ottobre 2025 – Il WWF Foggia lancia un appello chiaro e inequivocabile alla classe politica: dopo anni di stallo e rinvii, la Capitanata ha l’opportunità storica di rivoluzionare la sua mobilità. L’emanazione del Decreto ANSFISA (prot. DECRETI.R.0000214.25-09-2025) sulle norme per l’autorizzazione e l’esercizio dei veicoli tram-treno ha rimosso l’ultimo vero ostacolo tecnico e normativo che bloccava i progetti su ferro in Puglia. Non ci sono più alibi: i politici locali e i candidati alle prossime elezioni regionali devono dimostrare visione e coraggio, scegliendo un futuro più verde.
Il tram-treno non è un semplice mezzo di trasporto, è un progetto di sviluppo territoriale e un potente strumento di tutela ambientale. Questa tecnologia ibrida, capace di percorrere le linee ferroviarie esistenti e di integrarsi nella maglia urbana con le caratteristiche di un tram, rappresenta la risposta europea all’eccessiva dipendenza dall’automobile. In Capitanata, la sua implementazione è vitale e si concentra su due assi fondamentali.
Foggia-Manfredonia: rigenerazione urbana e connessione logistica
Il rilancio della ferrovia Foggia-Manfredonia è la prima grande sfida. Questo progetto significa, prima di tutto, rigenerazione urbana per Manfredonia, riqualificando l’area costiera ferroviaria per creare un grande parco verde lineare integrato con i binari che elimini la barriera tra il centro cittadino e la costa causata dall’urbanizzazione degli anni ‘60 e ‘70. Il progetto permetterebbe a Manfredonia di far arrivare il treno a Piazza Marconi e riabbracciare il suo lungomare, snellendo il traffico veicolare e creando un collegamento con l’Hub ferroviario di Foggia, con un servizio rapido e cadenzato per studenti e pendolari.
L’intervento si integrerebbe perfettamente con il progetto di potenziamento ed elettrificazione della linea dal Porto Alti Fondali alla piattaforma logistica dell’Incoronata. Un collegamento su ferro efficiente è cruciale per la competitività della ZES Adriatica e per l’integrazione con il corridoio europeo TEN-T. Sostenere il tram-treno sulla Foggia-Manfredonia significa scegliere la logistica sostenibile e la modernità.
Ferrovia Garganica: Il treno verde per il Parco Nazionale
L’altra priorità ambientale e turistica è il potenziamento della Ferrovia Garganica, gestita da Ferrovie del Gargano. L’adozione del tram-treno, già inserita venti anni fa nel Piano del Parco, è fondamentale in particolare sulla tratta costiera. Implementare questo sistema significa risolvere i conflitti tra il traffico veicolare e ferroviario, recuperare spazio per una pista ciclabile e pensare di estendere la linea almeno fino a Peschici, riducendo le “rotture di carico” e il traffico su gomma che congestiona la Statale 89 e i centri costieri.
Un tram-treno sul Gargano è la chiave per un turismo sostenibile e consapevole. Offrendo un’alternativa di trasporto a basso impatto, si riduce la pressione veicolare sulle aree protette, tutelando la biodiversità del Parco Nazionale del Gargano e migliorando la qualità della vita dei residenti. Il turismo di massa inquina; un trasporto su ferro ecologico, invece, valorizza il territorio.
Appello ai decisori: siate i protagonisti di questa storia
Il WWF Foggia esorta i decisori politici a non disperdere l’entusiasmo e le risorse, come i 50 milioni di euro stanziati anni fa dal Patto per la Puglia e mai utilizzati.
Ai Consigli Comunali di Foggia e Manfredonia e al Parco del Gargano chiediamo di aumentare la pressione politica e di accelerare gli atti di indirizzo necessari per interloquire con RFI e Regione. Ai candidati alle prossime elezioni regionali lanciamo un monito: la mobilità sostenibile non è solo un tema da campagna elettorale, ma una precisa responsabilità. Chiediamo a ciascuno di loro un impegno vincolante per inserire il Tram-Treno come investimento prioritario, garantire la copertura finanziaria e l’avvio della progettazione esecutiva entro il 2026.
Smettere di rimandare significa costruire la Capitanata del futuro: meno inquinata, più connessa e più competitiva.