Vittoria risicata del Manfredonia contro il San Severo
Vittoria risicata del Manfredonia contro il San Severo
Nel suo primo allenamento congiunto allo stadio Miramare contro il San Severo, allenato da un ex, Paolo Augelli, il Manfredonia Calcio ottiene una vittoria risicata per 2 a 0 , con le reti segnate, una per tempo da Giacobbe e Scaringella su calcio di rigore.
Polemiche pre e post gara per la mancata possibilità da parte di qualche centinaio di tifosi locali di assieparsi all’ombra nella curva sud, quella, in effetti, autorizzata per poter ospitare la tifoseria, come da ordinanza sindacale n.8 del 20 agosto, che tuttavia limitava numericamente l’ingresso a non più di 200 spettatori.
E poiché il numero era superiore a 200 ecco probabilmente la ragione per cui si è deciso di dirottare il pubblico nella gradinata est, più capiente.
Venendo, invece, alla partita odierna, è innegabile che via stato un deciso passo indietro, almeno statisticamente parlando in termini di score, rispetto alle tre amichevoli precedenti, sempre giocate con squadre di promozione regionale, quando le reti segnate complessivamente, sono state 24.
Due reti una per tempo, rappresentano un magro bottino ma soprattutto quello che rileva è la prestazione deludente delle intera rosa scesa in campo nei due tempi.
Squadra molle, confusionaria e poco ordinata nella costruzione di gioco, soprattutto nella prima frazione di gioco.
Sia chiaro, non che nel secondo tempo sia cambiata la musica ma ci si aspettava un cambio di passo, con verticalizzazioni e fraseggi veloci e precisi per mettere in difficoltà il meno quotato (solo sulla carta) San Severo che invece, suo malgrado (solo per la categoria) ha disputato un’ottima partita.
Saranno stati gli intensi carichi di lavoro ad aver influito sulla prestazione? Che gli sia concesso pure il beneficio del dubbio ma domenica c’è un avversario di categoria, il più quotato Gravina, gara nella quale “si parrà della nostra nobilitate”.
Partire con una vittoria significherebbe iniziare con il piede giusto ma soprattutto evidenziare compattezza ed affiatamento del gruppo, implementato nei valori tecnici, a disposizione del mister.
D’altronde, caratteristica fondamentale e che ha caratterizzato la rosa dell’anno scorso è stata proprio la compattezza, qualità essenziale e determinante per il raggiungimento dell’obiettivo salvezza. Si deve ripartire da quel concetto: umiltà, compattezza e pedalare. Domenica c’è il Gravina e non è permesso sbagliare.
Antonio Castriotta