Vincenzo Di Staso: “Il nostro nome è giovani. Io resto nella mia terra”
Vincenzo Di Staso: “Il nostro nome è giovani. Io resto nella mia terra”
Siamo stati tutti giovani, con i nostri sogni e le nostre paure. Nei giovani si ripongono sempre grandi speranze, si spendono tante belle parole e si punta troppo facilmente il dito contro senza che loro abbiamo colpe dirette.
Non è vero che i giovani siano poco intraprendenti, non è vero che i giovani non hanno idee, voglia di impegnarsi e di fare. I giovani hanno un grande problema: l’obbligo di dover andare via dalla propria città per mancanza di opportunità di lavoro e prospettive di vita. I giovani non hanno bisogno di promesse e pacche sulle spalle.
Ieri sera per due ore ho piacevolmente ascolto e mi sono confrontato con un numeroso gruppo di giovani di Manfredonia, la maggior parte nei diciottenni che andranno a votare per la prima volta. Ho visto nei loro occhi e percepito concretamente nelle loro parole la voglia di restare e dare il proprio contributo per cambiare le sorti della città.
I giovani vanno ascoltati, sempre. Hanno bisogno di spazio e di fiducia. Per questo la nostra Amministrazione instituirà un’apposita Consulta permanente dove saranno loro i protagonisti con l’opportunità di supportarci nell’attività e nelle decisioni.
Il lavoro non si elemosina, si crea con le capacità e la competenza. I giovani vanno supportati ed accompagnati in questo avendo a disposizione esperti che informino loro delle opportunità di formazione e finanziamenti. Noi abbiamo già avviato questo percorso com “Io resto nella mia terra”, opuscolo informativo che tutti possono consultare per prendere visione di un centinaio di occasioni di finanziamento e agevolazioni per dare vita alla proprie idee.
I giovani non sono vasi da riempire, ma fuochi da accendere.