Viale Miramare: “U vecchje pu cule da fore” (1966)
Manfredonia – ERA novembre , mi pare come se fosse oggi – mi torna in mente un ricordo – di quando non avevo ancora 7 anni. Il fatto accadde di primo pomeriggio – il Viale Miramare , ch’era deserto . Io e mio fratello maggiore ,con una nuova bici “Graziella” color nocciola … ci stavamo recando da mia madre che lavorava a ” Scuola F. De Sanctis”.
Quant’ era bella la città…eravamo quasi giunti all’altezza della Scuola maiuscola perchè era la Scuola vera.
Proprio nella parte che si affacciava sul mare – vedemmo una scena , ridicola ma allo stesso tempo drammatica…io piccolo – un pò mi veniva da ridere – mentre mio.
Vedemmo un vecchio col pantalone abbassato alle ginocchia che si recava verso la riva – a bagnarsi il culo – fermammo la bici , ma non c’era nessuno – gridavamo al vecchio dove vai? Ma lui non ci sentiva…poi vedemmo arrivare alcune macchine in soccorso…e noi proseguimmo nel nostro intento ; come tutti i pomeriggio – per ritirare la spesa di mamma… che ci aspettava, per poi tornarcene a casa … tanto poco dopo ci raggiungeva . Nel frattempo il vecchio; grazie ai pochi passanti stava ritornando al muretto , con i pantaloni alzati.
Era purtroppo iniziata l’era dell’Alzheimer… che io bambino ancora non la capivo… e ridevo in modo incosciente – di quelli che vivevano innocenti; come me piccolo – che respiravo il mondo paesano – migliore di tutto quello che mi circondava di sano e sereno ed eterno.
Di Claudio Castriotta