Economia

Via libera al decreto ristori. Gualtieri: “Arriveranno entro il 15 novembre”

 Indennizzi fino a quattro volte tanto quanto incassato già in primavera a causa del calo del fatturato, con percentuali variabili a seconda del tipo di attività. E’ quanto prevede il decreto ristori approvato oggi pomeriggio in Consiglio dei Ministri. Il provvedimento contiene anche sostegni per i lavoratori stagionali e ristori specifici per le imprese del turismo e della somministrazione. Le misure prevedono poi l’estensione di sei settimane della cassa integrazione Covid, lo stop dell’Imu sempre per le attività colpite e un nuovo credito d’imposta per gli affitti.

Ristori fino al 400% di quanto già ottenuto

Il cuore del provvedimento riguarda come detto i ristori per le attività colpite dal nuovo dpcm. Indennizzi che saranno parametrati a quanto incassato già in primavera dopo il primo lockdown ma che, chiarisce il testo, non potranno in ogni caso superare i 150 mila euro.

In particolare, stando alle prime bozze, il contributo potrebbe raggiungere il 400%, cioè quattro volte tanto, di quanto ricevuto nei mesi passati per alcune categorie come discoteche, sale da ballo e night club. Per altre categorie di imprese, come piscine, palestre, fiere, enti sportivi, terme, centri benessere il nuovo beneficio dovrebbe valere il 200% del contributo a fondo perduto avuto ad aprile. Stessa percentuale anche per stadi, cinema, parchi divertimento e sale bingo.

Ancora da limare i contributi per bar e ristoranti che dovrebbero comunque oscillare tra il 150% e il 200% di quanto già incassato. Ristori al 150% sarebbero invece previsti per per alberghi, affittacamere per brevi soggiorni, case ed appartamenti per vacanze, villaggi turistici, ostelli della gioventù, rifugi di montagna. Per tassisti e Ncc l’indennizzo sarebbe invece del 100%, cioè la stessa somma già ricevuta in primavera.


Altre sei setttimane di cassa integrazione fino al 31 gennaio

Come atteso, si estende di altre sei settimane il periodo in cui è possibile chiedere la  Cassa integrazione covid. Le sei settimane devono essere collocate nel periodo ricompreso tra il 16 novembre 2020 e il 31 gennaio 2021. Viene invece esteso fino al 31 gennaio il divieto per i licenziamenti attualmente in vigore.

Molte le misure sparse nel decreto. Il provvedimento introduce uno stop ai pignoramenti immobiliari fino a fine anno e stanzia poi 30 milioni di euro per consentire a medici di base e pediatri di eseguire “tamponi antigenici rapidi”

Misure che sono state presentate oggi dal governo ai rappresentanti del mondo produttivo. Tra i presenti, in videoconferenza, anche il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, risultato negativo al tampone Covid dopo che il ministro si era sottoposto al test in seguito alla positività del ragioniere generale dello stato Biagio Mazzotta. Gualtieri ha assicurato che gli aiuti previsti dal decretoche il governo si appresta ad approvare saranno “a fondo perduto” e arriveranno “in tempi record entro il 15 novembre”. “Capisco la sofferenza di tutte le categorie. Ho firmato il Dpcm solo quando sono stato sicuro che ci sarebbero state le risorse per il vostro mondo e per le altre categorie coinvolte”, ha detto invece il presidente del consiglio Giuseppe Conte secondo quanto riferiscono i partecipanti all’incontro.

fonte: https://www.repubblica.it/economia/2020/10/27/news/sure_arrivano_i_primi_10_miliardi_conte_indennizzi_e_ristori_in_tempi_certi_e_rapidi_-272020295/?ref=RHTP-BH-I271984803-P1-S4-T1

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