Storia

Una brutta storia accaduta la sera dell’11 luglio 1979, quella dell’omicidio Ambrosoli

Giorgio Ambrosoli era nato a (Milano, il 17 di ottobre 1933 – morto per mano di assassinato da feroci ;dall’apparenza, del perbenismo – fatta da una vita di lusso nell’ hinterland milanese – morto a Milano, l’11 luglio del 1979) è stato un grande avvocato italiano.

Nominato commissario liquidatore della Banca Privata Italiana e delle attività finanziarie del capo banchiere siciliano il famoso  Michele Sindona, fu assassinato l’11 luglio 1979 – quando quattro colpi di pistola lo raggiungono in una sera destinata per Giorgio Ambrosoli  – proprio sotto casa sua  mentre parcheggia la sua auto.

Morirà pochi minuti dopo, mentre l’ambulanza sfreccia verso l’ospedale.

Un destino a cui l’avvocato Ambrosoli ;si sentiva già  condannato dal giorno di  cinque anni prima, quando aveva accettato dal governatore della Banca d’Italia in persona, allora – Guido Carli, quell’incarico maledetto che fu la sua condanna  a morte … commissario liquidatore della Banca Privata Italiana, portata al fallimento ; dal tremendo banchiere siciliano – Michele Sindona.

Ambrosoli, in mesi d’indagini, metterà le mani nel lurido fango, tra libri contabili falsati e collusioni fino a macchiarsi con quella orrenda criminalità organizzata.

E Sindona – gliela farà pagare cara, ingaggiando il sicario italoamericano William Aricò. Ecco – quali furono le sue ultime parole – scritte in una lettera alla moglie Anna. È sicuro che pagherò a caro prezzo l’incarico: lo sapevo prima di accettarlo e quindi non mi lamento affatto perché per me è stata un’occasione unica di fare qualcosa per il Paese. 

Di Claudio Castriotta 

Gelsomino Ceramiche
Centro Commerciale Gargano
Promo Manfredi Ricevimenti
Promo UnipolSai ilSipontino.net

Claudio Castriotta

Poeta, scrittore e cantautore - già collaboratore con riviste di Raffaele Nigro e del docente universitario Daniele Giancane. Il miglior piazzamento ad un premio letterario è avvenuto a Firenze con un libro dedicato ai più emarginati di Manfredonia: secondo posto alle spalle del grande scrittore cattolico Vittorio Messori. Il suo primo maestro è stato Vincenzo Di Lascia, il vincitore al premio Repaci di Viareggio del 1983. Come musicista si è esibito con il cantautore Marco Giacomozzi, vincitore al Premio Tenco, nelle zone della Liguria, esattamente in prov. di Savona ad Albissola Marina . Poi in seguito dopo varie esibizioni in Toscana con altri autori, interrompe i tour per motivi di salute.

Articoli correlati