Un viaggio nel tempo a Coppa Nevigata

Un viaggio nel tempo a Coppa Nevigata
Raggiungere Coppa Nevigata a bordo di una jeep, lungo la campagna punteggiata da mandrie di bufali, mi ha fatto sentire un po’ Indiana Jones. La visita guidata all’insediamento fortificato dell’età del Bronzo di Coppa Nevigata, vicino a Manfredonia (alle spalle dell’Oasi Lago Salso), è stata un’esperienza intensa: non solo per la bellezza delle muraglie che emergono dagli scavi, ma anche per la capacità di farci percepire il lento procedere del tempo. Qui, la vita quotidiana di migliaia di anni fa si mescola al vento, all’odore del fango, delle acque stagnanti e al volo degli aironi.
Tra le scoperte più straordinarie, le analisi su manufatti ceramici d’ispirazione ellenica che attestano la più antica produzione di olio d’oliva in Italia, già nella prima metà del II millennio a.C.
Un ringraziamento alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di BAT e FG, all’Università La Sapienza di Roma, all’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”. Le visite sono state curate dalla prof.ssa Giulia Recchia, dal prof. Alberto Cazzella (Sapienza) e dal dott. Enrico Lucci (Università di Bari). Un grazie particolare alla dott.ssa Donatella Pian per la disponibilità e l’accoglienza.
Un suggerimento a dirigenti scolastici ed insegnanti: gli organizzatori si sono resi disponibili per eventuali visite delle scuole! Attenzione, però, gli scavi termineranno il 4 ottobre.
Vi assicuro che è un’esperienza davvero interessante, che lascia con la certezza che la storia non è solo da studiare, ma da respirare.
Maria Teresa Valente
