Tommaso Rinaldi: “Ritucci, la vittima ‘inconsapevole’, troppo comodo chiedere scusa adesso”

RITUCCI, LA VITTIMA “INCONSAPEVOLE”
Ho trovato davvero strano che, a partire dal giorno successivo al 7 novembre, sia partito il tiro al piccione nei confronti di Giulia Fresca che, fino al giorno prima, era stata utilizzata come una madonna pellegrina al fine di raccattare il maggior numero di voti possibili, giocando sul tema della legalità e, soprattutto, sulla proverbiale malattia di cui è affetto qualunque sipontino che si rispetti: la sanlavrinzite.
Oggi, il nostro ex consigliere comunale 5 stelle, si dice dispiaciuto per essere stato “vittima inconsapevole” della sua candidata sindaca (assurta improvvisamente a novella maga Circe) e di chiedere scusa ai cittadini per averli indotti verso una truffa elettorale.
Eppure, io me li ricordo Ritucci ed i suoi fideistici adepti nei giorni in cui fu scoperta la truffa del programma copiato di cui, tra l’altro, non si è mai saputo chi fosse il reale responsabile (la Fresca?, Qualcuno dell’ufficio stampa? Vai a sapere!); me le ricordo le contumelie verso la povera Maria Teresa Valente, rea di aver portato alla luce questa vergogna; me li ricordo i commenti dei suoi seguaci sguinzagliati sui social “a difesa di una fede”, sotto il mio video nel quale, utilizzando anche il vernacolo, sbugiardavo questa vera e propria truffa nei confronti degli elettori.
E mi ricordo del suo post il giorno dopo il mio video, in cui non riusciva nemmeno a distinguere tra il sarcasmo con cui giocavo con i cognomi di componenti della nostra lista per rendere più incisiva la magagna del programma copiato e le parole ostili, del cui manifesto la nostra lista fu proponitrice e l’unica ad averlo rispettato fino in fondo alla tornata elettorale. Non ricordo parole di scuse, allora, ma una difesa a testuggine verso tutti coloro che osavano mettere in dubbio la loro assoluta verginità!
Troppo comodo chiedere scusa adesso, soffiando sul fuoco della polemica politica per costringere Giulia Fresca a dimettersi (indovinate a vantaggio di chi…).
Quando chiesi a tutti i candidati sindaci di presentare le loro dichiarazione dei redditi, cartina di tornasole per gli elettori al fine di capire chi ambiva a Palazzo S. Domenico per un posto di lavoro e chi per interesse della collettività, Ritucci dov’era?
E questa continua campagna pro domo sua, con la quale continua ad affermare che la Fresca, senza AgiAmo non avrebbe ottenuto nulla, da dove deriva?
AgiAmo, con un onorevole in servizio permanente effettivo ed un consigliere comunale che, nel corso dei precedenti 5 anni aveva avuto modo di farsi conoscere e tessere legittime ragnatele elettorali, è arrivato a raggiungere il 6,91%; con un onorevole ed un consigliere comunale a spingere forsennatamente nei quattro angoli della città e, contemporaneamente, essere presenti su tutte le testate di informazione, on line e su carta, 24 ore su 24!!!
Risultato: Giulia Fresca 4.882 preferenze, AgiAmo 1.895.
Conteggiando anche le altre due liste (MN e Sipontum,) oltre 1.500 in più di voti di preferenza a favore della candidata Fresca (maga Circe, per Ritucci) rispetto alla coalizione. Di che parliamo?
Eppure, aveva fatto comodo al nostro inconsapevole nascondersi dietro il poderoso curriculum della Fresca, visto che la sua lista presentava molto meno di un terzo di laureati e, addirittura qualche licenza…media; quel po’ po’ di curriculum gli era servito per creare una bella cortina fumogena finalizzato ad offuscare artatamente gli elettori.
Il buon Ritucci, perciò, anziché dichiararsi vittima “inconsapevole” della Fresca, dovrebbe chiedere scusa agli elettori sipontini, insieme all’onorevole Tasso, per aver pervicacemente non voluto fare alcun accordo con noi; e di questo, ahimè per lui e per l’onorevole Tasso, ne è testimone anche il buon Raffaele Di Sabato, responsabile della testata locale manfredonianews.it
Ai tempi, anche la casella dell’ assessore al bilancio, conditio sine qua non insieme a tantissime altre della compagine AgiAmo, sarebbe stata occupata da un’altra personalità con un “curriculum parimenti roboante, se non superiore a quello di Giulia Fresca” (parole e musica dell’on. Tasso) ovviamente proveniente da fuori città, perché qui eravamo (siamo?) tutti collusi e complici della mafia, altro mantra della loro campagna elettorale; chissà quale altra “inconsapevolezza” (e probabili danni, se tanto mi dà tanto) avrebbe creato quest’altra figura fantastica (o fantasma).
Erano i tempi in cui era necessario che anche l’origano con cui condire il pane e pomodoro avrebbe dovuto avere un “curriculum”…
Mi è dispiaciuto per la città questa mancata alleanza, perché oggi staremmo raccontando un’altra storia; ma, sinceramente, ne sono personalmente stato felicissimo: con i talebani (soprattutto quelli a chiacchiere) mi ci trovo molto, molto male e mi sarei trovato ancora peggio nell’affrontare i problemi serissimi dai quali la città è tuttora sommersa.
P.S.: Una volta defenestrata Giulia Fresca, dove si collocherà Ritucci? Nei banchi dell’opposizione o tra le amorevoli braccia della maggioranza?
Tommaso Rinaldi, ex candidato sindaco di Manfredonia con ‘Azione’