Sport Manfredonia

Termina il glorioso percorso del dream team di Vittorio Telera

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Termina il glorioso percorso del dream team di Vittorio Telera


Termina sul terreno di gioco di Modugno il spettacolare ed entusiasmante cammino stagionale degli under 17 del Manfredonia Calcio, allenati da Mr Vittorio Telera e dal suo inseparabile vice Eduardo Trotta. Purtroppo la semifinale di ritorno, dopo il 2 a 1 ottenuto dal “Dreams Team” si è risolta alla lotteria dei tiri di rigore allorché il Manfredonia è uscito sconfitto per cinque a quattro.

I tempi regolamentare e quelli supplementari si erano conclusi con il vantaggio del Levante Azzurro per tre reti a due. Autentico mattatore Michele Russo, autore di una doppietta, non l’unica della sua stagione nel Manfredonia Calcio, dopo aver trascorso circa quattro mesi nel settore professionistico dell’Audace Cerignola.

Un talento puro, con indosso la maglia con lo stesso numero di CR7 che spadroneggia sulla fascia sinistra, con galoppate tipiche dei cavalli di razza, oltre ad assist di prima come Totti e grappoli di goal pregevoli. Ma non è l’unico in questo Dream Team. Il forte attaccante Luigi Lamparella, la mezzala Vincenzo Pesante, il numero 10 Michelangelo Berardinetti, solo per citare la linea di attacco. Tra i pali Mele una saracinesca, i terzini fluidificanti Armillotta e Riccardo Fatone, poi Spano, Caterino, Emanuele Fatone, Giordano, e via dicendo: insomma il Dream Team di Vittorio Telera.

Celebrato formalmente dalla società in queste ore per l’ottimo traguardo raggiunto come giusto che sia ma nel contempo mi sovviene una riflessione di fondamentale importanza.

Questi ragazzi potrebbero rappresentare il futuro della prima squadra che nei due anni nella serie D, ha attinto da altre società i suoi under, pagando ingaggi e prestiti mentre quelli prodotti in casa, quindi Prencipe, Fischetti e Salice, sono stati, quest’anno, semplici spettatori della tormentata stagione della prima squadra.

Quanti sanno, ad esempio che gli under di Mr Telera si sono allenati per quasi tutta la stagione a metà campo a differenza di quelli della Levante Azzurro che lo hanno fatto sempre a campo intero? Una differenza sostanziale.

Quanti sanno che nel settore giovanile è mancato un preparatore dei portieri ed un preparatore atletico a differenza del Levante Azzurro? Questi dettagli amplificano la portata della impresa, oggi raggiunta dal Dream Team.

Su questi ragazzi si sono accesi i riflettori e contestualmente l’interesse di diverse società importanti che con un battito di ciglia potrebbero assicurarsi le loro prestazioni nell’anno venturo prossimo, visto che al 30 giugno, con la recente riforma tutti i calciatori sono svincolati.

Mi chiedo come sia possibile che un forte talento come Michele Russo, al pari di Riccardo Fatone che ne ha usufruito, non abbia potuto ricevere, nonostante le sue brillanti prestazioni, una convocazione anche per un solo allenamento, quello del martedì con la prima squadra.

Senza alcuna polemica, ovviamente, ma cos’altro deve dimostrare ancora il ragazzo per essere gratificato? E poi gioiamo e ne parliamo per settimane se in Spagna trovano spazio i 2007 nelle squadre di A come titolari. Qui si parla di un singolo allenamento, un tributo al ragazzo per il suo straordinario impegno e per la sua mentalizzazione in prospettiva futura prossima. È un 2008, come tutti i suoi amici di squadra, taluni con buone prospettive ma se non stimolate, destinate a svanire. Una semplice riflessione con l’auspicio che il settore giovanile, possa rinvigorirsi con investimenti importanti e soprattutto organizzazione e strutturazione per diventare per davvero fucina di giovanissimi talenti locali, linfa vitale per la prima squadra. Chapeau ragazzi per le emozioni che avete regalato a chi vi ha seguito con passione.


Antonio Castriotta

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