Eventi ManfredoniaFoggia

Teatro Regio di Capitanata, al via la stagione 2024-2025 con la commedia in vernacolo ‘Nu diavëlë sfurtunâtë’

[esi adrotate group="1" cache="public" ttl="0"]

Teatro Regio di Capitanata, al via la stagione 2024-2025 con la commedia in vernacolo ‘Nu diavëlë sfurtunâtë’

Ai nastri di partenza lastagione 2024-2025 del Teatro Regio di Capitanata che anche quest’anno (il ventitreesimo di attività) promette di divertire il suo pubblico con un programma scoppiettante all’insegna di grandi classici in vernacolo e avvincenti novità.

Si parte da dove ci eravamo lasciati. Il debutto della nuova stagione vedrà in scena la commedia ‘Nu diavëlë sfurtunâtë’(sipario alle ore 21.00) per la regia di Lidia Delli Noci. L’appuntamento è per il 26 e il 27 ottobre e per il 2 e 3 novembre con ingresso riservato ai soli associati. Sul palco la Compagnia Enarchè con Consiglia Albanese, Lidia Delle Noci, Cinzia Citarelli, Giovanni Mancini, Mimmo Mazza, Antonio Solimine, Armando Granato, Enrico Lioce e Rocco Lionetti. La storia, invece, è quella di Pietro Baialardo, carrettiere che vive nei Quartieri Settecenteschi della Foggia del 1872, che per tirare a campare si fa amico il signorotto della città e non esita a vendere l’anima al Diavolo in persona. Ma sarà questa la via giusta per sbarcare il lunario?Le scenografie della commedia sono state realizzate da Maria Grazia De Rosa, i costumi da Angela Infante, le musiche originali sono di Giovanni Ruggiero, mentre il fotografo di scena è Alessandro Forcelli.

‘Nu diavëlë sfurtunâtë’ è una commedia tratta dall’opera dell’autore santagatese Sergio Barbato. A curarne il riadattamento è stata la stessa regista. “Sono molto legata a questa commedia di Barbato – spiega Lidia Delli Noci – un autore con cui sono nata e cresciuta artisticamente. Ho pensato di rendergli omaggio riproponendo questo suo capolavoro, ovviamente adattandolo alla città di Foggia al suo dialetto e ai suoi tipici personaggi di fine Ottocento. Quella che va in scena, quindi, è una città che non c’è più, ma il cui ricordo oggi vive ancora in alcuni suoi quartieri e nel legame ancora vivo con l’antico rito della transumanza”.

I biglietti si possono acquistare direttamente in teatro (preferendo la prenotazione telefonica) oppure utilizzando il circuito di prevendita on line di Vivaticket.

[esi adrotate group="1" cache="public" ttl="0"]