Attualità Capitanata

Strage San Marco in Lamis, le immagini della commemorazione

Si è tenuta questa mattina la commemorazione della Strage di San Marco in Lamis

Erano presenti tutte le Istituzioni locali che quello dello Stato.

Pochi, invece, i cittadini presenti.

ROTICE: “9 AGOSTO DATA SPARTIACQUE”

6 anni da quel 9 agosto che ha visto il martirio mafioso dei fratelli Luigi e Autelio Luciani nelle campagne di San Marco in Lamis.

Stamattina con tutte le Istituzioni (Prefettura, Procura, DIA, Sindaci, Polizia,Carabinieri, Guardia di Finanza) eravamo li per rendere omaggio alla loro memoria e testimoniate che l’impegno alla lotta alla mafia è vivo più che mai.

Il 9 agosto è una data che ha segnato lo storico spartiacque della lotta alla criminalità da parte della Squadra Stato sul Gargano; ma non basta, c’è, purtroppo, ancora parecchia indifferenza delle nostre comunità.

Bisogna trovare il coraggio di non avere paura, di non girare la testa dall’altra parte, di saper dire di no alle situazioni di malaffare. Il cambiamento non si può delegare, il tacere è una colpa, bisogna riconoscere il male e chiamarlo per nome come hanno ben evidenziato il Prefetto Valiante, il Procuratore Vaccaro e Don Luigi Ciotti.

L’esempio e la forza ce li danno Arcangela e Marianna, le due coraggiose vedove che ogni giorno combattono per la giustizia, la verità, la legalità non solo per Luigi ed Aurelio ma anche per tutto il territorio ed il futuro dei figli di tutti noi.

È un atto d’amore per il quale ognuno di noi deve impegnarsi. Solo così, uniti e consapevoli, possiamo estirpare il cancro della mafia e vincere questa cruciale partita per la nostra terra, mortificata oltremodo per decenni dal silenzio, dalla complicità, dalla sottovalutazione

PD SULLA STRAGE DI SAN MARCO: “ASSENZA DELLO STATO A QUESTE LATITUDINI PER PIU’ DI UN TRENTENNIO”

Arcangela Petrucci e Marianna Ciavarella sono due figlie di questa terra che hanno pagato un prezzo altissimo per l’assenza dello Stato a queste latitudini che per più di un trentennio ha colpevolmente ignorato la presenza di una delle organizzazioni criminali più feroci del paese.


Arcangela e Marianna hanno perso il loro mariti, i padri dei loro figli, giustiziati come bestie in un territorio che fino al 9 Agosto 2017 ha vissuto girando la testa dall’altra parte, relegando omicidi efferati, lupare bianche, racket delle estorsioni, traffico transnazionale di stupefacenti e abigeato, a semplice lotta tra pastori.


Invece il 9 Agosto 2017 in una giornata caldissima, con il Gargano pieno di turisti e riverso sul mare, la Quarta Mafia ha mostrato a tutti che “non si uccidono tra di loro” e che non basta “farsi i fatti propri” per avere salva la vita.


Sei anni fa la Provincia di Foggia e l’Italia intera hanno capito che un cancro aveva diffuso le proprie metastasi in ogni ambito della vita pubblica, nelle gestione economica delle imprese, nelle amministrazioni comunali.


L’eccidio di San Marco in Lamis ha aperto uno squarcio, ha dato alle istituzioni una via da seguire che grazie all’incessante lavoro delle Forze dell’Ordine sta dando frutti insperati, sta togliendo terreno alla malavita organizzata e una nuova consapevolezza alla società civile.


Per Arcangela e Marianna invece il lavoro sarà ancora più duro, crescere i propri figli nel culto della legalità evitando la trappola della vendetta è una fatica che continueranno a subire con la consapevolezza di doversi impegnare in memoria di quei padri, lavoratori di quella terra che non ha saputo proteggerli.

Lo scrive il PD di Manfredonia

Centro Commerciale Gargano
Promo Manfredi Ricevimenti
Promo UnipolSai ilSipontino.net
Gelsomino Ceramiche

Redazione

ilSipontino.net dal 2005 prova a raccontare con passione ciò che accade sul Gargano ed in Capitanata. Per segnalare variazioni, rettifiche, precisazioni o comunicazioni in merito al presente articolo è possibile inviare email a redazione@ilsipontino.net

Articoli correlati