Rotice incontra il regista Stefano Simone: “Il suo talento possa essere modello e stimolo per i ragazzi di Manfredonia”

Talento, cultura, formazione, lavoro, legalità. Ho sempre stigmatizzato i classici stereotipi negativi sui giovani che non hanno voglia di fare nulla e sul Mezzogiorno dal quale fuggire obbligatoriamente per cercare fortuna.

Al contrario, ritengo che sia i giovani che il nostro territorio vadano sostenuti ed incoraggiati nel perseguire le loro legittime aspirazioni valorizzando le loro qualità. Così come non ritengo sia giusto etichettare l’arte, lo spettacolo, la creatività e la cultura come semplici hobby e non come opportunità di sviluppo economico ed occupazione, come giusto che sia.

Per sfatare queste legende metropolitane ho puntato con convinzione, già dalla redazione del programma di governo della città, sul tema dei Giovani Talenti.

Tra i primi talentuosi concittadini, poco dopo il mio insediamento come Sindaco, ho incontrato il regista Stefano Simone (che ha scelto di restare a vivere e lavorare a Manfredonia), con il quale è nata subito una piacevole e proficua unità d’intenti sull’avvio di un percorso che aiuti e sensibilizzi i giovani studenti del territorio ad investire le proprie capacità sulla cultura, creatività, arte e spettacolo come chance imprenditoriale e professionale (diretta e d’indotto), nonché come strumento di educazione e formazione.

In questo solco si innesta l’iniziativa di cineforum proposta nei mesi scorsi da Stefano Simone e subito sposata e patrocinata dall’Amministrazione comunale, che si è fatta promotrice presso i Dirigenti scolastici e gli insegnanti.

Questa mattina, con molto piacere, sono stato ospite al Cine Teatro “San Michele” in apertura di una delle giornate a cui hanno aderito gli Istituti scolastici della città. In sala per la proiezione del film made in Manfredonia “Il fantasma di Alessandro Appiani”, c’erano gli alunni del Liceo “Galiei-Moro”, è stato stimolante per loro, ma anche per noi adulti, constatare che passione, talento e lavoro possono trovare un punto d’incontro e diventare concreta realtà anche qui al Sud.

Spero, anzi ne sono certo, che talenti come quello di Stefano, possono essere modello e stimolo per i ragazzi di Manfredonia, contribuendo alla crescita sociale e culturale della nostra città. La cultura e l’arte anche come modello formativo ed educativo, deterrente contro la criminalità, l’illegalità ed altre spiacevoli “tentazioni” in cui possono, purtroppo, cadere i più giovani.