Ritucci-Tasso: “La maggioranza non vuole il rilancio della ferrovia Foggia-Manfredonia”

RITUCCI – TASSO: UFFICIALE, LA MAGGIORANZA NON VUOLE IL RILANCIO DELLA FERROVIA FOGGIA-MANFREDONIA
A Manfredonia, il treno sembra non essere una priorità. Nonostante la crescente mobilitazione popolare e le oggettive esigenze di collegamento con Foggia – che non sia esclusivamente su gomma – la maggioranza che sostiene l’amministrazione comunale ha dimostrato ancora una volta di non voler puntare sul rilancio della tratta ferroviaria Foggia-Manfredonia.
Durante l’ultimo consiglio comunale, è stata presentata una mozione dal consigliere del M5S, Gianluca Totaro – che chiedeva l’impegno del Comune per l’elettrificazione della linea e il ripristino di un servizio ferroviario stabile e annuale- sostenuta, fin dalla prima ora, dai colleghi della minoranza Massimiliano Ritucci e Antonio Tasso.
I rappresentanti di AgiAMO e Sipontum, che stanno realizzando iniziative congiunte col Movimento 5 Stelle, sottolineano che quella presentata in Consiglio lo scorso 29 aprile:
”È una proposta concreta, accolta con favore da ampi settori della cittadinanza, che da anni lamentano l’abbandono della linea e la sua attivazione con sole sei corse estive. Un numero ridicolo, soprattutto se si considera che Manfredonia è uno dei principali centri balneari della provincia di Foggia, con un importante afflusso turistico. Va considerato, altresì – continuano Ritucci e Tasso – che il trasporto su rotaia offre diversi vantaggi rispetto a quello su gomma, come efficienza energetica, sostenibilità ambientale, affidabilità, sicurezza, capacità e velocità”.
“La risposta della maggioranza è stata sconcertante. Prima ha chiesto, tramite un proprio rappresentante, modifiche al testo della mozione – richieste da noi accolte in un’ottica di dialogo – poi ha fatto marcia indietro, arrivando addirittura a proporre il ritiro della stessa. L’argomento? “Lavoriamoci tutti insieme e ripresentiamola tra un mese”, un evidente tentativo di prendere tempo, di far decantare un tema scomodo, di affossare una proposta senza esporsi apertamente.
Ma il sospetto che aleggia in città è ben più pesante: la ferrovia non si vuole rilanciare perché su quell’area, che si vorrebbe dismettere, ci sono altri interessi. Il tutto sotto la copertura di un progetto di “waterfront” elaborato nel lontano 2007 e mai realizzato, ma oggi rispolverato per giustificare interventi che, più che migliorare l’accesso al mare, sembrano puntare ad altro.
“In dieci mesi di amministrazione – incalzano i consiglieri di minoranza – la questione ferroviaria non è mai stata affrontata seriamente. E ora che l’opportunità di un voto chiaro si è presentata, la maggioranza ha preferito fuggire dal confronto, dimostrando di avere ben altre priorità rispetto alla mobilità sostenibile, alla lotta all’isolamento della città e al diritto dei cittadini a un servizio pubblico efficiente”.
“I manfredoniani, però, non sono disposti a restare a guardare. Il treno non è solo un mezzo di trasporto: è un simbolo di futuro, connessione e sviluppo. E se la politica non vuole ascoltare, sarà la società civile a farsi sentire” è la perentoria conclusione, in attesa di un segnale dell’Amministrazione che smentisca quanto ipotizzato fin qui.