Rapina e tentata rapina: custodia cautelare in carcere per un 26enne
La Polizia di Stato, nel mese di agosto u.s., al termine delle indagini espletate dal personale della Squadra Mobile della Questura di Foggia, ha dato esecuzione ad ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dall’Ufficio Gip del Tribunale di Foggia, su richiesta della locale Procura, a carico di un 26enne sulla base di gravi indizi di colpevolezza raccolti durante la fase investigativa, in ordine alla reiterazione dei reati di rapina e di tentata rapina. In data 26 ottobre u.s., al termine del procedimento penale di primo grado instauratosi, con la formula del rito abbreviato, dinanzi al GUP presso il Tribunale di Foggia, il soggetto è stato condannato, con sentenza non ancora definitiva, alla pena di anni 8 di reclusione e al pagamento di euro 8.000 di multa.
In particolare, l’attività investigativa compiuta dalla Squadra Mobile, con il coordinamento della locale Procura della Repubblica, ha permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza relativamente a 5 rapine, di cui 2 tentate e 3 consumate, commesse a cavallo tra il 7 e il 26 febbraio 2022, presso una serie di attività commerciali, tra cui farmacie, rivendite di tabacchi e supermercati, situate tra Foggia e provincia.
La meticolosa visione dei filmati delle telecamere di video – sorveglianza dei locali commerciali, delle telecamere cittadine situate nei pressi di quest’ultimi, nonché l’attività d’intercettazione e analisi del traffico telefonico del soggetto, ha consentito una tempestiva acquisizione di importanti dati investigativi che, attraverso un’analisi comparatistica degli eventi criminosi, hanno condotto all’identificazione del 26enne, presunto autore dei delitti. Quest’ultimo, nonostante la sottoposizione alla sorveglianza speciale di P.S., unitamente ad altri concorrenti, si sarebbe introdotto all’interno delle attività commerciali armato. Inoltre, i dati investigativi ricavati, hanno permesso di compiere un’analisi comparatistica del vestiario rinvenuto presso l’abitazione del soggetto, presumibilmente utilizzato proprio per commettere le rapine.Va precisato che la posizione della persona coinvolta nelle predette operazioni di polizia è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e che la stessa non può essere considerata colpevole sino alla eventuale pronunzia di una sentenza di condanna definitiva.