Questa sera ritorna Lolita Lobosco, la serie che valorizza la Puglia e combatte i pregiudizi di genere
Questa sera su Rai1, dopo il successo della prima puntata della seconda stagione, ritornano in prima serata “Le indagini di Lolita Lobosco”, la fortunatissima serie televisiva ambientata a Bari e ispirata ai romanzi della scrittrice pugliese Gabriella Genisi.
La serie, che nel cast annovera anche l’attore sipontino Vincenzo De Michele, è incentrata sulle storie del vicequestore di polizia Lolita Lobosco, interpretata dalla brava e affascinante Luisa Rainieri. A far da cornice a queste storie di misteri e delitti irrisolti c’è una Puglia magica con le sue bellezze, la sua luce e la sua genuinità.
Il secondo episodio, sempre per la regia di Luca Miniero, ha per titolo “Lo scammaro avvelenato”. La storia, immaginata sempre dalla Genisi, questa volta si concentra sulla famiglia di Lolita. Uno scrittore, infatti, muore nel b&b gestito da sua madre Nunzia, interpretata da Lunetta Savino, lo Scammaro di Zia Dolò. Ad indagare su questa strana morte ci sarà, come ogni episodio, l’intuito di Lolita Lobosco impegnata fra il lavoro, i misteri e l’amore. L’amore, centrale in questa seconda stagione, metterà Lolita di fronte a un ostacolo che riguarda il suo fidanzato Danilo, interpretato Filippo Scicchitano.
Il successo della serie televisiva ha al centro la forza dirompente della Ranieri che interpreta una donna che lotta contro i pregiudizi di genere. Come ha scritto ieri sulle pagine di Repubblica Bari Claudia Attimonelli, mediologa dell’Università di Bari, “l’aspetto universale qui è dato dall’evidente sensibilità rivolta alle questioni di genere: non solo o non tanto perché la protagonista è una vicequestore donna, di per sé già molto interessante perché inconsueto, ma va osservato che una figura così sfaccettata e dalla personalità articolata come quella che si delinea dal profilo di Lolita Lobosco, soprattutto per quanto concerne la sua riflessione sulla relazione di coppia, non era ancora emersa nel panorama delle crime story italiane”.